Siculiana, migrante in fuga muore investito. Lamorgese: “Hotspot sarà alleggerito”
Migrante in fuga dall’hotspot di Siculiana. Dopo un pomeriggio di proteste al centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana, un gruppo di migranti ospitati era riuscito a scappare e a darsi alla fuga. Un ragazzo eritreo di 20 anni è morto dopo essere stato travolto da un’auto mentre si allontanava dal centro. Il giovane è morto sul colpo e i soccorsi non hanno potuto fare niente per salvarlo. Una tragedia “che non deve più ripetersi” l’ha definita il ministro Lamorgese, preannunciando l’alleggerimento della struttura che al momento ospita 237 migranti.
Migrante in fuga dall’hotspot di Siculiana, nell’incidente sono rimasti feriti anche tre poliziotti
Sono rimasti feriti dall’automobilista anche tre poliziotti che stavano inseguendo il migrante in fuga lungo la statale 115 per ricondurlo al centro d’accoglienza dell’agrigentino. Attualmente gli agenti si trovano all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Uno dei tre ha riportato una frattura e verrà operato, mentre gli altri accusano alcune contusioni.
L’uomo alla guida della Volkswagen Touareg che ha ucciso il giovane migrante è stato arrestato questa mattina all’alba. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri sulla dinamica dell’incidente, il 34enne non si sarebbe fermato dopo l’impatto con il ragazzo eritreo e i tre poliziotti.
Parla il ministro Lamorgese
“Simili tragedie come quella della morte del migrante investito da un’auto, non devono più ripetersi”. Così si esprime il ministro dell’interno Luciana Lamorgese in merito alla tragedia di Siculiana, esprimendo vicinanza e ribadendo l’impegno del governo nella gestione della questione hotspot.
E proprio in merito a Siculiana, preannuncia l’alleggerimento dell’hotspot: “E’ già stato disposto un significativo alleggerimento delle presenze nel centro che, negli anni precedenti, ha raggiunto anche punte di 400 migranti ospitati contemporaneamente.