Mete da sogno per lo smartworking, Favignana nella top 5

Sono diversi gli studi scientifici che sottolineano il legame tra viaggiare e l’aumento della creatività, della curiosità e della flessibilità mentale, della produttività sul lavoro e addirittura delle possibilità di fare carriera. L’autunno 2020 rappresenta un’opportunità senza precedenti per molti aspiranti globetrotter, dato che numerose aziende riprenderanno l’attività in modalità smartworking: quale occasione migliore quindi per affrontare il rientro dalle ferie facendo tappa in luoghi meravigliosi e capaci di ispirare e trasmettere le giuste vibrazioni?

Ecco una lista di destinazioni top dove trascorrere i prossimi mesi: una per ogni fascia d’età, più un jolly.

30 anni: in Salento per un aperitivo sulla spiaggia dopo “l’ufficio”

Voglia di ballare un reggae in spiaggia? Per chi a settembre si ritrova puntualmente a fare i conti con la sensazione che le vacanze siano sempre troppo poche e troppo brevi e vorrebbe poter spegnere il PC per poi assistere al tramonto sul mare scherzando con gli amici e facendo nuove conoscenze, il Salento è la meta perfetta. Spiagge bianche e mare trasparente come alle Maldive ma a poche ore di aereo, con una movida frizzante che anima paesi in cui il total white è trendy da sempre. E, in caso si decidesse di tradire per un po’ una delle coste più belle del nostro Paese, ci si può avventurare alla scoperta di tesori come Lecce, soprannominata la Firenze del Sud.

40 anni: Südtirol, per le lunghe passeggiate all’aria aperta tra una call e l’altra

Se, rientrati dalle vacanze, due giorni in balia delle riunioni e sommersi dalle email sono bastati per far evaporare tutti i benefici del break estivo, la parola d’ordine è respirare. E quale migliore soluzione se non gli spazi aperti e ad alta quota del Südtirol? Un cambio di scenario dove le montagne sono gli unici grattacieli, le baite sostituiscono i condomini e qualche mucca di passaggio di tanto in tanto è l’unica forma di traffico presente. Insomma, l’ambiente ideale per ammirare la fine dell’estate e il cambio di palette dell’autunno, ma anche per schiarirsi le idee. Questa zona, poi, è particolarmente rinomata per le cime e le pareti rocciose, che in alcuni casi superano i 3.000 metri di altezza. Chissà che la vicinanza ai cieli non infonda anche la pazienza per riuscire a sopportare il capo…

50 anni: Val d’Orcia, per riscoprire la buona tavola e il fascino della campagna dopo un meeting

Colline e verde a perdita d’occhio, strade sinuose e cipressi. Questi gli elementi principali di un paesaggio tanto semplice quanto magico, che non smette mai di incantare, perfetto per riflettere. Ma non solo: questi saliscendi sono anche uno dei panorami più fotografati d’Italia, celebrati anche in diversi spot televisivi. Nemmeno il lato enogastronomico si può trascurare: questi borghi riservano infatti esperienze culinarie entusiasmanti e perfette per una pausa pranzo a km 0. Da non perdere prodotti come i salumi di Cinta Senese o il il pecorino di Pienza, da accompagnare con un calice di Brunello di Montalcino o di Nobile di Montepulciano, rigorosamente DOCG. Per non perdere la linea, o per ritrovarla, basterà programmare una gita in bicicletta prima dell’inizio della giornata lavorativa, oppure al termine.

60 anni: in Monferrato, sulle tracce dei tartufi per smaltire lo stress

Ok, molti dei traguardi lavorativi sono stati raggiunti, la carriera è più che avviata, così come i propri ritmi nel contesto della vita familiare. E forse è proprio questo uno dei più grandi lasciti del periodo di stop che è appena trascorso, la sensazione di potersi in qualche modo riappropriare dei propri ritmi e di dosare lo stress. Un periodo di lavoro dalla zona del Monferrato potrebbe rivelarsi una scelta su questa lunghezza d’onda, perché offre un mix di panorami mozzafiato, visite culturali presso borghi medievali e castelli, contatto con la natura ed eventi enogastronomici di alto livello. Su tutti, quelli legati al tartufo, la gemma che si annida tra le viscere di queste terre. Che si voglia partecipare alle sagre locali oppure si preferisca imparare a seguire le sue tracce per trovarlo da sé, si godrà dei benefici di due elementi fondamentali per rigenerarsi dalla stressante routine quotidiana: il buonumore e il forest bathing, il nuovo nome trendy per descrivere le tradizionali passeggiate nei boschi.

Il Jolly per tutte le età: Favignana, archeologia e snorkeling

L’isola a forma di farfalla, la più grande delle Egadi, è davvero adatta ai viaggiatori/lavoratori di tutte le età, perché, nonostante sia ancora relativamente incontaminata, è in grado di offrire molte attività. Comoda da raggiungere atterrando all’aeroporto di Trapani, è un mix di natura, archeologia e tradizioni culinarie. I più giovani e i più avventurosi possono infatti approfittare del clima ancora mite per gli ultimi bagni della stagione o tuffarsi da rocce come il Bue Marino o lo Scalo Cavallo, o ancora organizzare attività come snorkeling e visita alle grotte marine; diversivi perfetti per concludere la giornata in modo ben diverso dal solito. Chi è invece in cerca di ispirazione e nuove idee, potrebbe trovare uno stimolo cambiando completamente prospettiva: sveglia all’alba e tappa al mercato del pesce locale per una dose extra di fosforo, oppure per un’escursione fino ad uno dei tanti punti panoramici. Per chi poi è ispirato dalla bellezza, la scintilla potrebbe arrivare visitando l’area archeologica di San Nicola o ammirando le sculture in tufo degli artisti isolani.

LEGGI ANCHE:

INNOVAZIONE, A PALERMO PRENDE IL VIA LA DIGITAL BUSINESS WEEK