Maxi-operazione della Polizia nel quartiere Librino di Catania
La Polizia di Stato ha eseguito negli ultimi giorni diversi interventi nella periferia ovest di Catania, in particolare nella zona del quartiere Librino.
Il Questore Mario Della Cioppa ha deciso di avviare un’operazione straordinaria per far emergere i casi di illegalità nella zona, ed eventuali violazioni in materia di armi o stupefacenti. Sono scesi in campo oltre 30 poliziotti, che hanno concentrato la loro azione su viale Grimaldi.
Tra le numerose violazioni scoperte dagli agenti, sono stati notati alcuni apparecchi per la videosorveglianza sospetti. I poliziotti sono riusciti a risalire ai terminali video delle telecamere nel corso delle perquisizioni nelle case di alcuni pregiudicati.
Uno di essi, sottoposto agli arresti domiciliari, probabilmente utilizzava il sistema di sorveglianza per eludere i controlli della Polizia. Tra i reati commessi dal pregiudicato, scoperta anche l’occupazione abusiva di due garage di proprietà del Comune di Catania.
I poliziotti sono poi passati a controllare i contatori dell’energia elettrica, verificando la presenza di numerosi allacci abusivi e manomissioni che costituivano un grave pericolo per l’incolumità dei passanti.
Nel corso dell’operazione straordinaria, gli agenti hanno identificato e denunciato per vari reati 11 abitanti del quartiere.
Inoltre, sono stati indagati in stato di libertà, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, F.M. di 47 anni e A.F.G. di 27 anni, entrambi pluripregiudicati: all’arrivo della Polizia di Stato e al fine di non far eseguire il controllo presso l’abitazione in cui permanevano, si sono barricati in casa (peraltro di proprietà del Comune di Catania) dove, è stato anche accertato il furto di energia elettrica.
Spazio anche per un intervento sociale: gli agenti hanno trovato all’interno di un garage comunale una donna anziana e il figlio maggiorenne, che non avendo altre possibilità vivevano lì in condizioni igienico-sanitarie decisamente precarie. Gli agenti si sono attivati contattando i servizi sociali, in modo da garantire alla famiglia un futuro migliore.
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