Marianna è una giovane donna palermitana, moglie e mamma di due bimbi piccoli che da oltre un anno lotta contro un linfoma di Hodgkin, tumore maligno del sistema linfatico.
Dopo aver provato le cure standard tra Palermo e Milano la famiglia ha riposto le speranze su una cura sperimentale in un centro a Boston, una strada difficile per l’enorme somma di denaro necessaria per affrontare viaggio e cure, ma grazie a una raccolta fondi Marianna e il marito, Rosario Raimondo, sono riusciti a partire a settembre alla volta degli Stati Uniti.
Sono trascorsi tre mesi di terapie che hanno restituito a Marianna e alla famiglia la speranza di poter combattere e vincere contro la malattia. Marianna e il marito sono rientrati a Palermo il 2 dicembre e hanno potuto riabbracciare i bimbi e la famiglia dopo 110 giorni di lontananza come scrive lei stessa in un post sui social dove condivide con chi l’ha sostenuta la gioia di essere tornata a casa.
Ma la battaglia di Marianna non è ancora vinta, i medici americani stanno applicato su di lei un protocollo terapeutico con nuovi medicinali approvati solo l’anno scorso negli Stati Uniti e adesso dalle agenzie del farmaco europea e italiana, ma la cura è cara e non rimborsabile.
“La prima somministrazione – ha raccontato il marito di Marianna a LiveSicilia – in forma privata è costata 25mila euro, la seconda circa quindicimila, con il contributo dell’ospedale. Il protocollo prevede la cura ogni tre settimane. Abbiamo chiesto il rimborso all’Asp, la risposta per ora è negativa, perché si ritiene non riconosciuta la terapia di Houston. Io so soltanto che mia moglie è arrivata in Texas che non poteva nemmeno camminare e l’hanno rimessa in piedi e so che ci sono studi che comprovano l’efficacia di quelle cure”.
Ma Marianna e fortissima e ieri ha pubblicato un post in cui comunica la ripresa della terapia dopo quasi 20 giorni di sospensione a causa delle piastrine basse. E’ una bella notizia ma c’è bisogno di sostegno, anche economico.
“Sono contenta. – scrive Marianna sul suo profilo Facebook proprio ieri – rare è sempre meglio che star fermi e aspettare. Ora si continua, passo dopo passo, ad andare avanti sperando che un giorno possiamo parlarne al passato. Io posso solo ringraziare chi, con il suo amore e la sua determinazione, mi ha permesso e spinto a non mollare. Mio marito Rosario e i miei bimbi. La mia famiglia che è stata presentissima e si è attivata, con tanta determinazione, per cercare ovunque altre opinioni. In certi momenti non riesci a essere presente a te stessa, in quei momenti avevo loro, e non è così scontato. Fidatevi, ho visto malati lasciati soli. La famiglia è una ricchezza infinita, soprattutto quando ci si sostiene davvero. Poi ci sono persone che pur non conoscendomi mi scrivono e mi sostengono come se fossi della loro famiglia. Allora che posso dire se non Grazie per l’essere circondata d’affetto. Qui non si molla. Continuate a pregare per me.”
E’ attiva una raccolta per aiutare Marianna e la famiglia nell’acquisto dei farmaci necessari a continuare la terapia, per chi vuole donare il link è questo: https://gf.me/u/yjr875”.
La quindicesima mensilità per qualcuno è realtà: ecco chi ha questa fortuna In Italia, al…
In Italia il costo della vita è sempre più alto e lo Stato continua a…
Se trascuri questo dettaglio finisci nei guai. Controlla subito queste note che nessuno ti ha…
Giornata all'insegna del tempo asciutto con cieli per lo più sereni sia al mattino che…
Fallito un colpo di Stato in Bolivia. A portarlo avanti le forze militari, guidate dal…
L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, eletto con Forza Italia al Parlamento europeo, resta…