Mafia, blitz a Messina: 33 arresti nel giro di corse e droga / NOMI

I carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, corse clandestine di cavalli, scommesse clandestine su competizioni sportive non autorizzate, maltrattamento di animali, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio.

L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Messina guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. L’operazione ha consentito di disarticolare il clan Galli e di individuare una rete di distribuzione della droga che opera in vari quartieri di Messina.

Tra gli arrestati ci sono i componenti di due gruppi criminali che gestivano il traffico di droga a Messina. Uno, a composizione familiare, operava nei rioni “Villaggio Aldisio” e “Fondo Fucile”, nella zona sud della città.

Al vertice c’era una donna che usava il figlio di 12 anni per le consegne delle dosi sperando di evitare così i controlli delle forze dell’ordine. Il minore è stato affidato dal Tribunale dei minori a una comunità familiare, la madre è finita in carcere.

L’altro gruppo criminale capeggiato da Carlo, Altavilla operava sia nel rione messinese di “Giostra” che a “Santa Lucia Sopra Contesse”, rifornendosi di grossi quantitativi di cocaina e marijuana in Calabria e Campania, per poi distribuirli al dettaglio attraverso una rete di pusher.

Lo smistamento della droga avveniva anche all’interno di un negozio di barbiere gestito da due complici. Le indagini hanno fatto emergere anche episodi di estorsione per il recupero di crediti delle narco-transazioni.

L’inchiesta dei carabinieri di Messina parte dalle dichiarazioni di un pentito che ha fatto i nomi di 7 appartenenti alla cosca finora sfuggiti alle indagini.

Grazie alle sue rivelazioni è stato accertato il ruolo della mafia nell’organizzazione delle corse clandestine di cavalli e nella gestione delle scommesse illecite i cui proventi alimentavano le casse dell’organizzazione criminale.

Il settore delle gare è da sempre appannaggio della criminalità organizzata messinese. Dall’indagine è emersa la figura di Giuseppe Irrera, tra gli arrestati di oggi, commerciante di prodotti ortofrutticoli e genero del boss storico Luigi Galli.

Sarebbe stato Galli, da anni al 41 bis, a cedergli lo scettro del comando. Il gruppo criminale colpito dall’indagine aveva base operativa nel negozio di Irrera, nel quartiere di Giostra, dove si tenevano anche le riunioni per organizzare le gare clandestine di cavalli. Alcuni degli arrestati, -Francesco Vento, Maria Munnia, Salvatore Vecchio e Giuseppe Galli – si occupavano di accudire e preparare i cavalli, sottoponendoli agli allenamenti.

L’inchiesta ha ricostruito anche i rapporti tra i Galli e il catanese Sebastiano Grillo per l’organizzazione delle corse tra scuderie messinesi e catanesi e i contatti con esponenti della clan Santapaola per la risoluzione di controversie connesse alla gestione delle scommesse clandestine. Le gare tra messinesi e catanesi venivano organizzate nella zona di Fiumefreddo di Sicilia (CT), al confine tra la provincia di Messina e quella di Catania.

L’indagine ha documentato il controllo della cosca sul business delle scommesse sulle corse clandestine di cavalli organizzate di notte in città e in periferia. Le strade scelte per le gare vengono chiuse al traffico da gruppi di giovani a bordo di scooter e moto reclutati dal clan per consentire il passaggio indisturbato dei calessi trainati dai cavalli.

Sono in corso anche sequestri di beni riconducibili alla cosca: i carabinieri hanno trovato e sequestrato a casa del boss Giuseppe Irrera 419mila euro. Irrera, ritenuto capo della cosca, è accusato, oltre che di mafia, di trasferimento fraudolento di valori: avrebbe intestato a prestanome una società immobiliare e le quote di una ditta titolare di una nota enoteca del centro di Messina. Le due società e i relativi beni aziendali, per un valore di circa 2 milioni di euro, sono state sottoposte a sequestro preventivo.

GLI ARRESTATI

Le persone arrestate stamani dai carabinieri a Messina nel blitz dei carabinieri contro il clan Galli sono Giuseppe Galli, 37, Carlo Altavilla 34, Sebastiano Grillo, 38, Giuseppe Irrera, 42, Giuseppe Longo 31, Giuseppe Marino, 34, Grazia Maria Munnia, 33, Alessio Palermo, 26, Carlo Palermo, 35, Roberto Palermo 32, Natale Rigano, 39, Salvatore Vecchio, 63, Francesco Vento, 30 anni, Paolo Canepa, 57, Tommaso Giacobbe, 68, Rosina Giacobbe 46, Giuseppa Leonardi, 64, Santino De Stefano, 45. Ai domiciliari sono finiti Angelo Bonasera, 55, Francesco Spadaro, 41, Salvatore Speciale, 61, Tommaso Giacobbe 20 anni, Lucia Villari, 32 , Cristina Lisa, 39;. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Paolo Arrigo, 30, Francesco Forami, 35, Paolo Gatto, 23 e Vincenzo Misa 35, Santo Giannino, 41, Luigi Vinci, 36, Roberto D’Angelo 42, Paolo Scivolone, 47 e Angelo Parisi 47.

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