Lotta senza quartiere nei quartieri di Palermo, le operazioni
La Polizia di Stato prosegue incessantemente il suo impegno al fianco dei cittadini all’interno di quartieri con particolari criticità.
A partire dai primi giorni del nuovo anno, infatti, una volta avviate le sperimentazioni del servizio straordinario di controllo del territorio“Alto Impatto” nel quartiere San Giovanni Apostolo, su disposizione del Questore Leopoldo Laricchia è stata pianificata un’estensione del perimetro dell’operazione per replicarlo in quelle numerose borgate cittadine ove, storicamente, si registrano episodi di criminilità dalle sfacettate forme e che nel tempo sono diventate, per alcuni residenti, un vero e proprio habitus culturale.
In questi quartieri, la Polizia di Stato ha voluto riaffermare la sua presenza, con il duplice scopo di prevenire e sanzionare fatti di rilievo criminale e, soprattutto, di parlare alla parte sana della cittadinanza, trasmettendole un impegno di lotta contro ogni forma di illegalità, che è proprio il caso di definire “senza quartiere”.
Come già al “Cep – S.Giovanni Apostolo”, dallo Sperone fino a Tommaso Natale – Marinella, passando per Ballarò nel centro storico, i quartieri sono stati presidiati con posti di controllo, perquisizioni, riscontri domiciliari su pregiudicati, operazioni antidroga, controlli anti assembramento e verifiche amministrative sugli esercizi commerciali.
Un plesso scolastico occupato abusivamente era la base operativa dello spaccio, al Cep
Che la soglia di attenzione della Polizia di Stato su questi quartieri rimarrà alta e che si tratti di un impegno destinato a caratterizzarsi in senso permanente è testimoniato dalla circostanza che, a distanza di oltre un mese dall’avvio di questo straordinario piano di controllo del territorio inaugurato al Cep-S.Giovanni Apostolo, qualche ora fa la Polizia di Stato ha proceduto ad arrestare uno spacciatore che aveva allestito la sua “base operativa” all’interno della scuola statale primaria “Russo – Raciti Deledda” di Largo Gibilmanna, proprio nel cuore del “Cep”, fatta oggetto di un’occupazione abusiva.
Il presidio del territorio si realizza non soltanto attraverso la fisica occupazione degli spazi, assicurata da posti di controllo e perquisizioni, ma anche con la vigile e scrupolosa osservazione di eventuali anomalie del territorio: è quello che è accaduto in Largo Gibilmanna, dove gli agenti avevano notato un insolito andirivienni da e verso quell’istituto scolastico.
In breve è stato pianificato e realizzato un blitz che ha consentito di smantellare una vera e propria centrale di spaccio: è stato arrestato lo spacciatore di 29 anni e sono state recuperate 47 dosi di crack, singolarmente confezionate e pronte allo spaccio. Sequestrata anche la somma di 2849,00 euro in banconote di piccolo taglio, poiché ritenuto provento di spaccio.
Nel frattempo, allo Sperone, a Ballarò ed alla Marinella, come già al Cep, i servizi di controllo del territorio hanno visto impegnate praticamente tutte le articolazioni della Polizia di Stato: Commissariati di zona, Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con le insostituibili unità cinofile, Reparto Prevenzione Crimine, Squadra Mobile e Divisione di Polizia Amminstrativa e Sociale della Questura, che hanno operato, nell’arco delle 24 ore, all’insegna di un combinato disposto di programmazione operativa ed indagini “al dettaglio” svolte su strada.
Complessivamente, nella zona dello Sperone, sono state identificate 546 persone, di cui 208 con precedenti penali. Effettuati 146 controlli ad arrestati domiciliari, elevate 20 sanzioni per violazione delle disposizioni antipandemiche, controllati 314 veicoli con 40 sanzioni al codice della strada riscontrate, nel solo quartiere di Ballarò sono state identificate 656 persone, di cui 294 con precedenti penali e controllati 77 arrestati domiciliari.
Elevate 15 sanzioni per violazione delle normative sul distanziamento sociale. Controllati 251 veicoli ed elevate 28 sanzioni al codice della strada. Infine, a Tommaso Natale-Marinella, sono state identificate 610 persone, di cui 224 con precedenti penali e 73 arrestati domiciliari. Elevate 3 sanzioni anticovid. Controllati 259 veicoli con 22 sanzioni al C.d.S.
Nel quartiere “fortino” i signori della droga stanati dal “re”dell’Antidroga
Allo Sperone, sotto il coordinamento del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, il personale di Polizia ha ispezionato alcuni siti, preventivamente individuati come luoghi di aggregazione di pregiudicati, in via Di Vittorio. Nelle adiacenze di un bar di zona, i poliziotti hanno interpretato alcuni elementi ambientali, ricollegandoli alla potenziale presenza di stupefacenti artatamente occultati.
Sono state fatte convergere allo Sperone anche le unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che hanno indirizzato gli agenti su un motorino apparentemente abbandonato: in realtà, si trattava di un nascondiglio perfetto, poiché nel sottosella sono state rinvenute buste di cellophane contenenti 100 dosi di hashish.
Altre 340 ne sono state fiutate da “King”, l’infallibile cane antidroga della Questura, nell’erba di una vicina aiuola, portando a 250 grammi complessivi il peso dello stupefacente sequestrato.
Anche le aiuole, allo Sperone, diventano nascondigli di stupefacente
Analoga operazione si è svolta in via padre Francesco Spoto, dove gli agenti hanno sorpreso quattro giovani a bivaccare su strada, un’area che tradizionalmente ha fatto da sfondo ad operazioni di spaccio. Ad insospettire i poliziotti anche la resistenza di due di quei quattro giovani ad abbandonare quelle sedie su cui avrebbero voluto restare seduti anche durante le fasi di identificazione.
Le unità cinofile hanno fiutato stupefacente proprio in prossimità delle imbottiture di quelle sedie dove, in effetti, sono stati recuperati 3 grammi di marijuana. All’interno di un contenitore di plastica nelle adiacenze sono state poi recuperate 15 dosi di cocaina e 35 di crack, per un peso di 13 grammi circa. Addosso ad uno dei quattro giovani è stata rinvenuta e sequestrata la somma di quasi 500,00 euro. Due dei quattro giovani che hanno ammesso la responsabilità della detenzione dello stupefacente rinvenuto, sono stati arrestati.
Mirate ed accurate perquisizoni effettuate nei domicili di pregiudicati ed arrestati domiciliari, in due circostanze, hanno coinciso con lo smantellamento di veri e propri covi di spaccio per lo Sperone, con arresti e sequestri.
Negli appartamenti dove si spaccia, i criminali “diversificano” le loro illecite attività
Le unità cinofile della Polizia di Stato hanno fiutato droga, per esempio, nel domicilio di un detenuto che i poliziotti sospettavano potesse avere trasformato la sua abitazione in una centrale di spaccio: quando gli agenti ed i cani poliziotto hanno fatto ingresso nell’abitazione del detenuto, in Passaggio Berneradino Verro, un altro pregiudicato presente in quell’abitazione ha cercato di abbandonare l’appartamento lanciandosi dal balcone del primo piano ma è stato bloccato dall’ampia “cornice” di agenti appositamente predisposta per prevenire fughe o incursioni nei luoghi teatro di perquisizione.
L’appartamento perquisito era stato, in effetti, adibito a “negozio” di droga, alla luce di quanto ritrovato e sequestrato dai poliziotti: 175 grammi di hashis, 500,00 euro, macchina contasoldi e bilancino di precisione. Il malvivente lanciatosi dal balcone e rimasto illeso è stato tratto in arresto ed una segnalazione è stata inoltrata per l’aggravamento della misura del detenuto domiciliare.
Analogo episodio è accaduto in via XXVII Maggio, ove nel domicilio di altro pregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti, le unità cinofile hanno fiutato droga all’interno di un mobile del soggiorno che custodiva, in effetti, 195 grammi di hashish suddivisi in cinque pezzi. Il malvivente, in questo caso, aveva ritenuto di “diversificare” le illecite attività domiciliate nella sua abitazione se è vero che, all’esito della perquisizione, sono stati rinvenute anche 95 confezioni di tabacchi lavorati, distinte in 23 stecche e 72 pacchetti, recanti segni palesemente contraffatti. Anche di contrabbando di tabacchi contraffatti, oltre che di spaccio dovrà rispondere il pregiudicato.
Quasi contestualmente, gli agenti hanno effettuato riscontri amministrativi ad esito dei quali il titolare di un bar è stato denunciato penalmente per cattiva conservazione di alimenti e somministrazione di prodotti non genuini, sanzionato amministrativamente per carenze igienico sanitarie, per la violazione delle misure antipandemiche e destinatario di una prescrizione di chiusura di 5 giorni del locale per mancanza di tabella che indicasse la capienza del locale.
Il titolare di un altro bar in zona Corso dei Mille è stato sanzionato, invece, con multe per 2400,00 euro circa, per violazione delle misure antipandemiche e per difformità costruttive, con la prevista ordinanza, di parti abusive. E’ stato sequestrato, infine, il locale di un fruttivendolo privo di scia sanitaria e donati in beneficienza 350 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli. Numerosi riscontri sono stati effettuati sui titolari di armi, residenti in zona.
A conclusione dei controlli, è stato denunciato un cittadino, detentore di una pistola che non aveva indicato il nuovo domicilio ove aveva trasferito l’arma. La pistola è stata sequestrata.
Si è articolato in modo variegato anche il dispositivo di sicurezza che la Polizia di Stato ha approntato nel quartiere di Ballarò.
A Ballarò, una coppia di coniugi ha esploso fuochi d’artificio vietati per festeggiare un compleanno di famiglia
La Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. “Oreto-stazione” hanno proceduto al duplice arresto in flagranza di due fratelli, cittadini tunisini, sorpresi a spacciare in via Trappetazzo.
Sono stati sequestrati 70 grammi di hashish e denunciate, per altre distinte vicende-reato, 5 persone, con l’accusa di guida senza patente, furto di energia elettrica, oltraggio a Pubblico Ufficiale ed accensione ed esplosione pericolose di fuochi d’artificio, non autorizzate.
Particolarmente curioso quest’ultimo caso ed emblematico di uno spaccato sociale poco incline al rispetto delle regole: durante lo svolgimento dei controlli su strada, i poliziotti hanno udito l’esplosione di fuochi d’artificio, localizzandone il luogo di partenza a distanza di poche centinaia di metri.
A meno di un isolato, in vicolo delle Balate, una coppia di coniugi è stata sorpresa ad esplodere i fuochi, attraverso una batteria di tubi, di genere vietato. I coniugi hanno serenamente ammesso di avere esploso i fuochi per festeggiare il compleanno della donna ed hanno espresso stupore nell’apprendere che l’operazione fosse vietata. Entrambi sono stati denunciati. Infine, il titolare di un esercizio commerciale è stato sanzionato per la mancanza di D.I.A. sanitaria e per la mancanza di licenza per la somministrazione di bevande. Il locale è stato sottoposto a sequestro.
Anche alla Marinella la Polizia di Stato ha passato al setaccio esercizi commerciali irregolari e domicili di pregiudicati
Anche alla Marinella e a Tommaso Natale,i poliziotti del Commissariato di P. S. “S. Lorenzo” hanno condotto controlli serrati, che hanno portato a denunciare un soggetto per la violazione delle prescrizioni inerenti la misura del permesso premio, di cui beneficiava, in quanto detenuto in un carcere siciliano.
Una persona è stata denunciata, invece, per resistenza a Pubblico Ufficiale perché recalcitrante al controllo di Polizia effettuato a Partanna Mondello. Non ultime per importanza sono state le verifiche nei confronti degli esercizi commerciali abusivi nella zona di Tommaso Natale, incuranti del rispetto delle normative a tutela della salute dei cittadini; sono state controllate 10 attività commerciali, nel cui ambito si sono potute rilevare svariate irregolarità, che hanno portato a sanzioni complessive del valore di 6000,00 euro e, soprattutto, al sequestro di oltre una tonnellata di frutta che è stata donata ad associazioni caritatevoli.
I controlli proseguiranno, senza soluzione di continuità, in questi ed altri quartieri cittadini.
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