Liberati i pescatori sequestrati in Libia, stanno tornando a casa

Liberati i 18 pescatori di Mazara prigionieri in Libia. Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio sono andati a Bengasi per la liberazione dei 18 marittimi di Mazara del Vallo sequestrati, con i loro due pescherecci.

Il sindaco di Mazara stamattina ha riferito di “telefonate da Bengasi su imminente liberazione” dei 18 marittimi tra cui 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi, da oltre 108 giorni in Libia. L’indiscrezione anche da persone vicine alle famiglie dei marittimi, ora è arrivata la conferma.

La definitiva conferma dell’avvenuta liberazione è arrivata dalle parole del ministro degli esteri Luigi Di Maio: “I nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari”. 

Il premier ha posticipato il vertice con la delegazione di Iv, dell’ex premier Matteo Renzi, inizialmente in programma per questa mattina alle 9 e poi posticipato alle 19 di questa sera, proprio per volare a Bengasi in vista di un’imminente liberazione.

I 18 marittimi sono stati trattenuti in Libia per 108 giorni con l’accusa di aver violato le acque territoriali libiche, pescando all’interno di quella che ritengono essere un’area di loro pertinenza. I due motopescherecci di Mazara del Vallo ”Antartide” e “Medinea” sulla quale operavano i 18 marittimi, sono stati sequestrati a 35 miglia a nord di Bengasi.

I pescatori avrebbero dovuto comparire proprio in questi giorni davanti a un tribunale militare con l’accusa di aver invaso le acque di pertinenza economica della Libia. I libici hanno fatto capire da subito che la cattura dei due pescherecci fosse un atto ritorsivo contro l’arresto e la condanna da parte dell’Italia di alcuni scafisti di Bengasi.

Nelle scorse settimane le famiglie dei pescatori si sono riunite in piazza Montecitorio, dove hanno iniziato un presidio stabile per far sentire la propria voce.

Da ogni parte sono arrivate le testimonianze di solidarietà e gli appelli alla liberazione: Il Papa ha voluto dimostrare la sua vicinanza con una preghiera dedicata alle famiglie, e il vescovo di Mazara del Vallo ha chiesto nei giorni scorsi l’intervento dei ‘corpi speciali’.

Un appello anche da parte dell’eurodeputato e vicepresidente della Commissione LIBE, Pietro Bartolo: “Il Consiglio europeo ha chiesto l’immediato rilascio dei 18 pescatori italiani sequestrati 100 giorni fa dalle forze del generale libico Haftar”.