L’epidemia avanza ma la Sicilia resiste, i cambi di zona

I nuovi contagi aumentano in tutte le regioni, anche in Sicilia, dove però la situazione è migliore che altrove.

Sono 15 le Regioni con un rischio alto o moderato, le cinque dove la situazione è peggiore sono Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte e Umbria, solo sei contro le otto della settimana precedente, sono a rischio basso.

Sul fronte dei colori, inoltre, alcune regioni potrebbero passare a uno step superiore di misure restrittive: Lombardia, Piemonte e Marche potrebbero passare in zona arancione, mentre la Basilicata potrebbe passare in rosso. 

A confermare la tendenza è la nuova bozza del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità fotografando un indice Rt nazionale che resta a 0,99 associato però ad un “peggioramento nel livello generale del rischio”.

La Sicilia resta ancora zona gialla dove l’Rt si ferma allo 0,71. In in Italia resta stabile allo 0,99, stesso dato della scorsa settimana. Questi i dati di tutte le altre regioni: Abruzzo, 1.13; Basilicata, 1.51; Calabria, 1.01; Campania, 1.04; Emilia Romagna, 1.1; Friuli Venezia Giulia, 0.83; Lazio, 0.94; Liguria, 0.94; Lombardia, 0.82; Marche, 0.98; Molise, 1.11; Piemonte, 1.02; provincia autonoma di Bolzano, 0.92; provincia autonoma di Trento, 1.07; Puglia, 0.95; Sardegna, 0.68; Toscana, 1.19; Umbria, 1.07; Valle D’Aosta, 0.94; Veneto, 0.97.

Si abbassa l’età media dei contagiati che devono ricorrere alle cure ospedaliere, arrivando ai 44 anni e aumenta il numero di regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva sopra la soglia critica.

«È fondamentale – si sottolinea nel rapporti – che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».

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