Lega a Mazara, presentato il candidato sindaco Giorgio Randazzo

Lega a Mazara, Giorgio Randazzo (a destra nella foto insieme con Igor Gelarda, responsabile regionale Enti locali) è il candidato sindaco della Lega. L’annuncio, dato questa mattina con una conferenza stampa organizzata nella cittadina della provincia di Trapani, è di “particolare importanza perché – si legge in una nota del Carroccio – si tratta del primo sindaco che si candida in Sicilia in questo nuovo corso della Lega, volto a valorizzare l’Isola e le migliori energie locali.  Una Lega che, grazie al senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero degli Interni, e ad Igor Gelarda, in Sicilia ha avuto un nuovo impulso ed è sempre più attenta ai territori e ai cittadini, protagonisti nel progetto di rilancio della Sicilia voluto da Matteo Salvini. Randazzo, 28 anni, piccolo imprenditore, ha da poco aderito al progetto politico della Lega divenendo a Mazara il primo consigliere comunale della Lega.

Gelarda: “La nostra proposta politica mette al centro i siciliani”

“Sono particolarmente orgoglioso della scelta che ha fatto la Lega con Giorgio Randazzo – sottolinea il responsabile enti locali Igor Gelarda –, scelta che nasce da una delle tante intuizioni politiche del nostro commissario Stefano Candiani. Come detto in più occasioni, la Lega in Sicilia vuole dare una alternativa nuova, che affronti e risolva veramente i problemi della gente, senza utilizzare dinosauri e fossili della vecchia politica. E Giorgio Randazzo ne è la dimostrazione, la prima di una lunga serie, di una politica nuova che mette al centro i siciliani. E non più le poltrone”.

Lega a Mazara, Randazzo: “Mi fido di ciò che posso dare alla mia città”

“Scendo in campo perché mi fido di ciò che posso dare alla mia città, la mia forza, il mio coraggio e la mia alta integrità morale”. Questo il commento di Giorgio Randazzo, che aggiunge: “In questi anni non ho mai arretrato di un millimetro dinanzi all’ipocrisia, alle clientele, al malaffare e alla politica del girarsi dall’altra parte camuffata da un concetto deviato di moderatismo. Mazara si ritrova in un vortice di deriva economica e morale senza precedenti dove sciacalli e opportunisti hanno trovato la loro fortuna”. 

Economia del mare e servizi pubblici, i nodi da sciogliere

“Non siamo più la prima flotta peschereccia d’Italia – aggiunge Randazzo – non siamo più i pionieri della cantieristica, per via del silenzio gratuito nei confronti delle multinazionali del gas metano ci ritroviamo un litorale eroso e distrutto. In questi anni abbiamo perso le sedi locali di Tribunale, Camera di commercio e Agenzia delle entrate. Ci ritroviamo gli oneri di urbanizzazione più alti della Sicilia, l’aliquota Imu al massimo, una rete idrica vetusta che per 180 giorni su 365 non riesce soddisfare le esigenze delle nostre famiglie, il costo dei rifiuti aumentato del 300 per cento negli ultimi 15 anni e un comune senza Piano regolatore che procede per varianti. È stato delegittimato il Consiglio comunale attraverso la perenne assenza di sindaco e assessori, relegandolo ad un semplice organo di sfogo per un opposizione senza idee e senza coraggio. Mi candido contro tutto questo, sapendo che non sarà facile ma che sia un dovere provarci”. 

“Siamo la forza del cambiamento al servizio di tutta la comunità”

“Mi candido – conclude Randazzo – per affermare il primato della politica e restituire la cosa pubblica alla gente. Lo faccio con la Lega in quanto unica forza interprete del cambiamento con competenza anche nei fatti, disponibile senza titubanza a supportare una tale rivoluzione amministrativa. E’ un dovere farlo,  a tutela della democrazia, dei più deboli e di tutta la gente perbene ed i nostri ragazzi, costretti per necessità ad abbandonare questa bella ma sfortunata città che fu capitale del Mediterraneo. Lo farò a modo mio, con un progetto amministrativo condiviso con la base e con coloro i quali reputano la politica un servizio per la comunità. E’ arrivato il momento di metterci la faccia tutti. Aggiungiamo un nuovo profumo a questa terra: il profumo di libertà”.