La mafia continua a controllare l’organizzazione delle celebrazioni religiose in alcuni quartieri di Palermo. E’ emerso dall’inchiesta che oggi ha portato a 20 fermi.
I carabinieri hanno scoperto che per la festa della patrona del Borgo Vecchio, Madre Sant’Anna, la mafia aveva il monopolio dell’organizzazione delle serate musicali animate dalle esibizioni di alcuni cantanti neomelodici.
Erano i mafiosi a scegliere e ingaggiare i musicisti e raccoglievano tra i commercianti le somme di denaro necessarie per lo spettacolo.
Il denaro che restava era poi destinato al mantenimento in carcere dei mafiosi detenuti e per investimenti illegali.
Oltre alla scelta dei cantanti e al loro ingaggio il clan curava le sponsorizzazioni dei commercianti e autorizzava gli ambulanti a vendere la merce durante la festa, regolandone anche la posizione nelle strade del rione.
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