Emergenza superata al momento all’hotspot di Lampedusa dove nei giorni scorsi si è dovuta fronteggiare una situazione di sovraffollamento causata dal mancato trasferimento degli immigrati sulla nave quarantena, che ha determinato difficoltà nell’approvvigionamento idrico e nello smaltimento dei rifiuti. E di fatto si va verso lo stop alle navi quarantena per ospitare i migranti: secondo quanto si apprende, sarebbe questo l’orientamento emerso nel Governo.
Attualmente sono due le imbarcazioni che svolgono il servizio, entrambe in Sicilia, tra Lampedusa e Pozzallo: la Azzurra e la Aurelia. Una volta concluso il periodo di isolamento per le persone ora ospitate a bordo, l’esperienza dovrebbe così concludersi e le misure sanitarie per chi sbarca espletate direttamente a terra. Il ricorso alle navi era previsto nell’ambito dello stato di emergenza per il Covid, che si è concluso lo scorso 31 marzo ma ordinanze del ministero della Salute avevano prorogato fino al 31 maggio le prescrizioni per gli ingressi sul territorio nazionale. Non sarebbero previste nuove proroghe.
E’ stato finalmente possibile inaugurare una ludoteca per bambini dai 3 ai 14 anni. La cooperativa sociale Badia Grande, che da marzo gestisce la struttura di contrada Imbriacola, ha adibito una stanza ad area giochi per dare la possibilità ai piccoli che approdano sull’isola assieme ai nuclei familiari e ai minori stranieri non accompagnati di trascorrere in maniera più piacevole e serena il periodo della loro permanenza.
Un’area dove poter disegnare, colorare, giocare con le macchinine, costruire puzzle o sperimentare con le costruzioni. E’ stato allestito anche uno spazio all’esterno dove l’equipe socio educativa della struttura propone piccoli laboratori, animazione socio culturale e dove i ragazzi “più grandi” possono giocare a pallone. Le attività, coordinate da una psicologa, si svolgono tutte le mattine ed un pomeriggio a settimana. L’hotspot di Lampedusa ospita al momento 250 persone, di queste 7 sono minori arrivati assieme ai nuclei familiari e 165 minori stranieri non accompagnati.
“E’ un giorno importante per l’hotspot di Lampedusa perché offriamo un servizio ai nostri piccoli ospiti- dichiara la direttrice Mihaela Dima-. Nella ludoteca potranno passare, finalmente, dei momenti di svago dopo aver affrontato le terribili fasi del viaggio che li ha portati via dalle loro case e dalle loro abitudini. Siamo convinti- aggiunge- dell’importanza del gioco come diritto dell’infanzia, anche in una situazione particolare, di transito, come quella di un hotspot”.
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