L’albero di Natale di Palermo: dritto o storto è protagonista

Se c’è qualcosa che appassiona la gente è indignarsi sulle cose brutte, fatte male o venute male, cercare qualcuno con cui prendersela, e i palermitani non fanno eccezione, anzi.

Sono giorni che tiene banco la vicenda dell’albero di Natale che ogni anno tradizionalmente viene collocato e addobbato per le festività natalizie al centro di piazza Politeama. Vicenda che effettivamente è iniziata in modo tragicomico tanto da sembrare uno scherzo.

Il 10 dicembre è stato collocato il primo albero che era un cipresso, tipologia di albero che tradizionalmente si trova nei cimiteri, apriti cielo!! Tra polemiche, ironia sui social e scaramanzia non si è parlato d’altro finché non è stato rimosso in attesa di un degno sostituto, magari un classico abete.

Quello che in effetti ha avuto dell’incredibile è stata la spiegazione del Comune che si è scusata parlando di un errore dovuto ad un’iniziativa degli operai del Comune, non autorizzata…

Ma in mezzo a chi criticava e sbeffeggiava l’ennesima figuraccia dell’Amministrazione sono scesi in campo i difensori dei cipressi, un popolo che sui social chiedeva la restituzione del cipresso, incolpevole della sua cattiva reputazione.

Ma il Comune, cerca e ricerca, ha trovato finalmente l’albero giusto, non un abete, sembrano introvabili, ma un bellissimo cedro, alto e pieno di rami. L’albero è stato collocato e addobbato ieri pomeriggio nonostante i giorni di pioggia e maltempo che stanno caratterizzando l’ultima settimana a Palermo.

Colpevole il vento, o la forte pioggia, il povero cedro è storto o almeno così appare con le luci accese, ma quest’ennesima beffa i palermitani non l’hanno potuta sopportare. Sui social non si parla d’altro, di quanto l’albero sia brutto, storto, l’ennesima cosa fatta male da quest’Amministrazione incompetente, perché si sa, a Palermo è sempre colpa del sindaco.

Ma è davvero l’albero di Natale il problema? O sarà forse l’esasperazione per un anno difficile per tutti che ci ha resi insofferenti, cupi e polemici. Aspettiamo tempi migliori e ci teniamo il cedro sbilenco, guardandolo dall’angolazione che più ci piace!