La Sicilia fa gola ai cinesi: imprenditori pronti ad investire a Palermo
La Sicilia è terra di conquista per le imprese cinesi, dietro la Campania. Gli imprenditori orientali al momento per lo più ad aprire piccoli negozi o ristoranti. Nessun grande investimento né enormi movimenti di capitali.
La notizia è che nei giorni scorsi Hu Kun, amministratore delegato per l’Europa di Zte Corporation, ha visitato Palermo. L’imprenditore a breve aprirà 15 uffici in Italia, di cui uno in Sicilia. È interessato ad alcuni progetti per la città.
I dati di Infocamere
Secondo i dati sulle ditte individuali, in Sicilia sono presenti 2.245 imprese con titolare cinese (dati al 31 dicembre 2016). Numero sostanzialmente stabile rispetto al 2011 quando erano 2.234, mentre la crescita più consistente si era verificata nei primi anni Duemila.
Per quanto riguarda i settori in cui i cinesi investono e aprono le proprie aziende in Sicilia quello più gettonato è il commercio, comparto in cui questa popolazione è fortemente vocata, con il 2.051 imprese (il 91%).
Geograficamente il maggior numero di imprese si concentra nelle province dove sono presenti le grandi città: a Catania sono 686, a Palermo 534 e a Messina 213. Seguono Agrigento (187), Trapani (175), Ragusa (167), Siracusa (156), Caltanissetta (88) ed Enna (39).
Chi è Hu Kun
Hu Kun, 36 anni è presidente della Zte Corporation per l’Europa Occidentale, Palermo non è stata soltanto la città delle chiese, degli arabi, dei normanni, dei mercati.
Hu Kun ha esaminato alcuni progetti sullo sviluppo tecnologico della città. Come la costruzione di un parco tecnologico, i possibili investimenti sull’industria 4.0, l’informatizzazione della pubblica amministrazione.
La Zte, si candida a essere partner della prossima amministrazione per la costruzione di una “smart city” di ultima generazione, a cominciare dai tabelloni elettronici con gli orari degli autobus alle fermate, per finire con l’informatizzazione della pubblica amministrazione, per un rapporto più diretto e semplice con i cittadini.