La Sicilia contro il virus tra “imprudenti” e nuovi focolai

I numeri in Sicilia sono ballerini e anche se ieri i dati dei nuovi positivi ha registrato un calo con 1.158 su oltre 23mila tamponi la situazione è ancora preoccupante anche per alcuni comportamenti che mettono in pericolo gli sforzi fatti fino ad ora per arginare la diffusione del virus.

E’ di ieri il caso di un assicuratore della provincia di Catania positivo al Covid ma senza sintomi che ha continuato la sua vita tra lavoro e impegni quotidiani, senza preoccuparsi di contagiare chi incontrava. L’uomo, 62 anni, faceva la spesa al supermercato e ricevere i clienti in ufficio. I carabinieri del comune di Linguaglossa, dove vive e lavora l’uomo, lo hanno sorpreso nel suo ufficio con un cliente e hanno contestato all’assicuratore la violazione delle norme emanate per il contenimento del coronavirus. Segnalato all’autorità giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari, mentre si sta cercando di tracciare le persone che sono venute a contatto con lui.

Ieri lo stesso prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani ha sottolineato: “Ci sono comportamenti che non sono coerenti e responsabili rispetto alla pandemia, mi riferisco in modo particolare al fenomeno delle aggregazioni nei luoghi privati. Sulla base delle informazioni della sanità, ci viene restituita una situazione molto rischiosa che è quella delle riunioni in famiglia o, comunque, tra amici in luoghi chiusi”.

Dai numeri emersi sul tracciamento fatto dal 30 ottobre ad oggi al drive in della Fiera si evince che sono stati eseguiti 104.338 tamponi scoprendo 7.213 i positivi. “I dati dell’ultimo periodo ci confermano che i contagi avvengono, soprattutto, all’interno dei nuclei familiari”, ha spiegato il Commissario Renato Costa.

Focolai nei piccoli centri e negli ospedali

Preoccupano anche i focolai ancora attivi nei piccoli centri come quello nell’ex zona rossa di Capizzi, nel Messinese, con 25 infezioni diagnosticate tra gli anziani ospiti di una casa di riposo o quello di Ravanusa, dove il sindaco nonostante il leggero calo degli attuali positivi, scesi a 95, ha emesso un’ordinanza con misure più restrittive rispetto regionali.

A Roccamena in pochi giorni i positivi sono passati da 8 agli attuali 24, crescono anche a Corleone dove i positivi sono 50. A Carini 314 positivi e a Belmonte Mezzagno 310, poi Misilmeri (209), Santa Flavia (205), Monreale (198), Partinico (158), Villabate (132) Fica- razzi (128), Bolognetta (125), Cerda (108), Gangi (103).

Nell’ultimo mese inoltre, al Civico di Palermo sono stati riscontrati in corsia tanti positivi tra medici, infermieri e degenti: prima a Nefrologia, poi a Ortopedia, quindi a Medicina d’urgenza fino al cluster ancora in corso a Cardiologia.

Anche il Policlinico ha dovuto fare i conti recentemente con i focolai di Gastroenterologia e Cardiochirurgia.

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