Prezzi al consumo Palermo, i dati Istat relativi al mese di novembre

Prezzi al consumo Palermo. A Palermo l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) nel mese di novembre ha fatto registrare una variazione congiunturale1 pari a -0,5% (a ottobre era -0,2%).

Rispetto a novembre 2016 si è invece registrata una variazione tendenziale2 pari a +0,9% (ad ottobre era +1,3%).

L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, a novembre è risultata pari a +0,2% (in diminuzione rispetto al +0,6% registrato a ottobre).

Al netto dei soli beni energetici, l’indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a +0,5% (in diminuzione rispetto al +0,9% registrato a ottobre).

Prezzi al consumo Palermo: i dati relativi a beni e servizi

L’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a +1,5% (pari al valore registrato a ottobre); l’indice relativo ai servizi ha fatto registrare una variazione annua pari a +0,1% (in diminuzione rispetto al +1,0% registrato a ottobre).

L’indice dei prezzi al consumo relativo ai prodotti acquistati con maggiore frequenza ha fatto registrare una variazione rispetto all’anno precedente pari a +1,8% (pari al valore registrato a ottobre).

I dati diffusi devono essere considerati provvisori, in attesa della loro validazione da parte dell’Istat. L’Istat diffonderà i dati definitivi del mese di novembre giovedì 14 dicembre 2017. La prossima diffusione dei dati provvisori dei prezzi al consumo per il Comune di Palermo è prevista per venerdì 05 gennaio 2018.

Qualità della vita a Palermo

“Continua il percorso di miglioramento della qualità della vita a Palermo anche se, certamente, il risultato raggiunto, che è in linea e conferma quanto già avvenuto fra il 2015 e il 2016, non può farci ritenere pienamente soddisfatti e ci sprona a proseguire sulla giusta strada”. A dichiararlo è stato  il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando l’articolo pubblicato qualche giorno fa su “Il Sole 24 ore” con la classifica delle città italiane in base alla qualità della vita.

“Siamo soddisfatti – ha concluso Orlando – del miglioramento sul fronte dell’ambiente e dei servizi (grazie alla ZTL, al miglioramento del trasporto pubblico col Tram e ai servizi condivisi, alle pedonalizzazioni e agli interventi organici in zone critiche della città da Ballarò allo Zen, da Danisinni a Brancaccio) e su quello della sicurezza (che unisce repressione e controllo a prevenzione).

Pesa come un macigno su tutte le città italiane, e specie meridionali e siciliane, la disoccupazione legata alla grave crisi economica iniziata nel 2008. Disoccupazione che, è vero, cresce a Palermo del 10%, ma cresce anche del 300% secondo i dati Istat in altre grandi città come Torino, Messina, Bologna e Catania”.