No di Inglese: partita aperta per l’assessorato all’Agricoltura

Inglese rifiuta assessorato offerto da Forza Italia: non sarà nella giunta di Musumeci. Ebbene si, se si hanno poche certezze su chi farà parte della giunta Musumeci, una se ne ha su chi non ne farà parte. Parliamo di Paolo Inglese, docente di Agrobiocoltura all’Università di Palermo, in odor di nomina, che rimanda al mittente. La proposta sarebbe arrivata da Forza Italia, che lo voleva in squadra come assessore all’Agricoltura.

Inglese rifiuta assessorato, il fedelissimo di Micari non sarà all’Ars

E invece no. Voci sempre più insistenti parlano di un rifiuto del professore, che nei giorni scorsi non aveva rifiutato a prescindere la proposta, ma si era preso del tempo per riflettere. E il nome di Inglese aveva destato non poche perplessità. Vicinissimo a Fabrizio Micari, tanto da essere suo testimone di nozze.

Partita ancora aperta, dunque, per la poltrona di assessore all’Agricoltura, che spetta a Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi potrebbe a questo punto decidere di puntare su uno dei neo deputati. Di questo si parlerà in un incontro previsto alle 11:30 all’Ars con Ginfranco Miccichè. Slitta anche la presentazione ufficiale della giunta, che nei piani di Musumeci doveva avvenire nei primissimi giorni di questa settimana.

No di Inglese a Forza Italia, dentro Lagalla e Sgarbi

Ruguardo la composizione della giunta Musumeci, sembra essere ormai certo il nome di Gaetano Armao, a cui il presidente della Regione ha offerto la vicepresidenza, come ha dichiarato lui stesso nel corso dell’intervista pubblica con il direttore di Panorama Giorgio Mulè per Panorama d’Italia a Ragusa. Dentro anche Vittorio Sgarbi, che però dovrebbe rimanere in carica solo pochi mesi. Un assessorato lampo, che già apre a diversi possibili scenari sul suo successore.

Il presidente della Regione Siciliana, nel corso dell’intervista ha tenuto però a precisare che sceglierà lui i nomi dei suo assessori, pretendendo una rosa di nomi ampia. Ma non sarà compito facile far quadrare il cerchio, sopratutto dopo le dichiarazioni della Lega, che minaccia di creare un gruppo autonomo all’Ars, se non si vedrà assegnato un assessore.