Indicatori territoriali del Covid, si conferma l’impatto contenuto in Sicilia
Indicatori territoriali del Covid. Dal confronto aggiornato con i dati relativi alle altre regioni e province autonome (rapportati a 100 mila abitanti) si conferma per la Sicilia e in generale per le regioni del Mezzogiorno un impatto più contenuto del coronavirus.
Indicatori territoriali del Covid, Sicilia seconda regione con il minor numero di casi positivi in rapporto alla popolazione
La Sicilia è, in rapporto alla popolazione residente, la seconda regione con il minor numero di tamponi positivi: 65,2 ogni 100 mila abitanti (meglio soltanto la Calabria con 57,6). Il dato medio nazionale è pari a 349,8 positivi ogni 100 mila abitanti, e nelle regioni più colpite si superano i 600 positivi ogni 100 mila abitanti: Valle d’Aosta 911,4; Provincia autonoma di Trento 783,1; Lombardia 768,5; Piemonte 631,0.
La Sicilia è la terza regione con il minor numero di deceduti: 4,9 ogni 100 mila abitanti (meglio ancora una volta la Calabria, con 4,5, e la Basilicata, anch’essa con 4,5). In questo caso il dato medio nazionale è pari a 47,9 deceduti ogni 100 mila abitanti, e in Lombardia e Valle d’Aosta si superano i 100 deceduti ogni 100 mila abitanti: rispettivamente 141,1 e 110,1. Il tasso di letalità (deceduti per 100 positivi) della Sicilia è pari a 7,5, valore che pone l’isola (insieme al Lazio) dietro all’Umbria (4,9), alla Basilicata (6,5) e al Molise (7,3).
La media nazionale è pari a 13,7 e i valori più elevati si registrano in Lombardia (18,4), Marche (14,7), Liguria (14,5) ed Emilia Romagna (14,0). La Sicilia è invece al penultimo posto nell’indicatore guariti/dimessi per 100 positivi: 24,5, seguita soltanto da Puglia (18,5). La media nazionale è pari a 38,8 guariti/dimessi per 100 positivi, e il valore più elevato si registra in Umbria con oltre l’82% dei positivi già guariti o dimessi, seguita dalla Valle d’Aosta con il 78,4%.