Rinviato a giudizio l’ex patron di Blutec, Roberto Ginatta, il figlio dell’imprenditore Matteo Orlando, e la segretaria aziendale Giovanna Desiderato. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Torino, Ersilia Palmieri. I reati ipotizzati sono quelli di Bancarotta, riciclaggio, autoriciclaggio e malversazione i reati ipotizzati.
Secondo Francesco Pelosi che rappresenta l’accusa, Gianatta avrebbe utilizzato 16 milioni di euro di contribuiti statati per la trasformazione dell’ex impianto Fca di Termini Imerese, in “investimenti di stretto interesse della famiglia Ginatta”.
Inoltre avrebbe somministrato parte dei proventi illeciti in altre divisioni del gruppo. All’udienza preliminare si sono costituite parte civile sia Investitalia che la stessa Blutec e la società figura al contempo indagata come responsabile civile. Il riciclaggio sarebbe avvenuto tramite la Due G Holding Srl del figlio.
La scorsa settimana per roberto Ginatta (arrestato il 18 giugno) era arrivata la scarcerazione chiesta dall’avvocato Nicola Menardo con i conseguenti domiciliari. Il processo per loro comincerà il 24 febbraio.
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