Il ponte Corleone cade a pezzi, ma i soldi per il raddoppio non ci sono più

Non mancano i soldi, ma i progetti per impegnarli, ed è storia vecchia. Stavolta, vittima dell’immobilismo è il ponte Corleone di Palermo, uno snodo strategico per la città in quanto unico collegamento tra le autostrade Palermo-Catania e Palermo-Trapani.

Gli interventi di consolidamento non bastano più, e il rischio chiusura è sempre dietro l’angolo. La struttura è così compromessa che il traffico veicolare è stato limitato e il passaggio inibito a veicoli con più di 11 tonnellate di peso.

Per la struttura, con “evidenti criticità strutturali” come indicato da una recente relazione del ministero, erano stati trovati 17 milioni di euro già cinque anni fa, per realizzare il raddoppio.

I fondi erano inseriti nel così detto Patto per Palermo, ma ad oggi di questa somma non è stato speso neanche un euro e lo Stato ha deciso di dirottare i fondi in altri progetti.

L’ennesima occasione perduta, ad oggi infatti il Comune non ha completato nemmeno l’appalto per la revisione della progettazione dell’opera: revisione di un vecchio progetto risalente all’epoca di Cammarata.

Dei soldi persi parla in una nota il provveditore alle opere pubbliche della Sicilia, Gianluca Ievolella, sottolineando come si trattasse “Di un intervento di carattere di estrema urgenza, poichè l’eventuale chiusura del ponte per lavori di manutenzione chiuderebbe di fatto la principale arteria di ingresso alla città”.

In una nota inviata al ministero delle Infrastrutture, Ievolella sottolinea che ad oggi il “ponte presenta numerose criticità nonostante i lavori di consolidamento eseguiti ormai dal Comune 15 anni fa”.

La questione dei soldi perduti per il ponte Corleone sarà discussa a sala delle Lapidi dove la Giunta dovrà spiegare come non siano bastati 5 anni per realizzare un progetto definitivo per un ponte tanto strategico per la città.

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