CATANIA (ITALPRESS) – In piazza dell’Università a Catania si è chiusa la campagna elettorale del candidato sindaco Enrico Trantino. Intorno alla sua candidatura un centrodestra unito. Sul palco con lui tutti i leader del centrodestra: Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi. L’incontro è iniziato con un selfie con lo sfondo di una piazza gremita di simpatizzanti e di bandiere sventolanti. “Ho sempre bisogno di tornare in piazza e chiedere ai cittadini, non ai giornalisti schierati, ma agli italiani, cosa pensate di noi – ha esordito la premier Giorgia Meloni -. Questa Regione è strategica. La Sicilia può diventare un luogo in cui è conveniente portare lavoro e sviluppo. Si può fare investendo sul territorio. Catania è un esempio a livello nazionale per la gestione dei fondi europei. Può diventare la locomotiva della Sicilia”.
“Stanno arrivando investimenti importanti, penso ai pannelli solari dell’Enel, ai semiconduttori. La Sicilia, Catania – aggiunge Meloni – possono diventare luoghi convenienti dove portare lavoro e sviluppo”.
“Siamo in un’emergenza continua, ci salveremo solo tutti insieme. Noi come governo faremo la nostra parte, come in Emilia Romagna. Sappiamo che non abbiamo tanti amici, non tutti sono contenti che siamo al governo, ma alla fine vinciamo grazie al consenso. E ora cresciamo più della media europea. L’Italia quest’ anno – a livello economico – crescerà più del resto di Europa. Abbiamo raggiunto il record di contratti stabili. Un dato record per il nostro paese. Il Mediterraneo è una grande occasione per il rilancio dell’Italia. E’ la porta d’Europa”, ha sottolineato Meloni.
Rassicurazioni anche sul fronte dei migranti: “Vogliamo soluzioni strutturali e alla fine la spunteremo noi”. Sulle nuove nomine Rai spiega: “Non intendo sostituire un intollerante sistema di potere con un altro intollerante sistema di potere. Voglio liberare la cultura italiana da un sistema in cui non lavoravi se non eri di una idea politica. Noi vogliamo meritocrazia e pluralismo”.
Matteo Salvini ha puntato sul concetto di unità. “Più cercano di inventare divisioni tra di noi – ha detto il leader della Lega – più rafforzano la nostra amicizia: si rassegnino Conte e Schlein, lavoreremo insieme per 5 anni. In Sicilia abbiamo aperto cantieri per 28 miliardi. Questa piazza è la migliore risposta a una sinistra che dice solo dei no, no Tav, no ponte, no strade”.
Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia ha esordito così: “Vi porto il saluto di un vostro grande amico, Silvio Berlusconi. Qui abbiamo tutto il centrodestra unito, come in tutta Italia, unità sintomo di buongoverno”. “Il Ponte sullo Stretto è una grande vittoria di Silvio Berlusconi e di Forza Italia”, ha proseguito.
Anche per Maurizio Lupi “c’è bisogno del ponte sullo Stretto. La politica dei no porta a schiantarci. La burocrazia ambientalista ha distrutto l’Italia”.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani ha spiegato che “c’è bisogno di credere nella democrazia e nella nostra autonomia speciale. E’ un impegno quotidiano che ci porta a non arrenderci mai. Andare avanti per la nostra strada. Questa è la forza del centrodestra”.
– foto ufficio stampa Renato Schifani –
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