Guerra in Ucraina, la Russia concede cessate il fuoco e corridoi umanitari
Dopo l’accordo raggiunto nel corso dei negoziati si aprono finalmente i corridoi umanitari per evacuare la popolazione civile dalle città assediate.
Questa notte in un messaggio su Telegram il sindaco di Mariupol, Vadim Boitchenko, ha affermato che la città è sottoposta a un assedio “spietato” e a continui bombardamenti. E ha chiesto la creazione di corridoi umanitari. “Siamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco”, ha scritto. Il porto sul Mar d’Azov, 450mila abitanti, ha una grande importanza strategica.
Questa mattina è arrivato il comunicato del ministero delle difesa russo: “La Russia dichiara un corridoio umanitario e un cessate il fuoco dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha. Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina”.
Intanto il presidente ucraino smentisce le affermazioni del presidente della Duma russa che lo accusava di essere fuggito in Polonia. Poi in un videomessaggio, trasmesso sugli schermi nelle piazze di città europee dove si sono svolte manifestazioni contro l’invasione russa, avverte: “Se l’Ucraina non sopravviverà, l’intera Europa non sopravviverà”. E attacca la Nato: “La leadership dell’alleanza ha dato il via libera ad ulteriori bombardamenti di città e villaggi rifiutandosi di creare una no-fly zone”
Le forze russe sono a 32 chilometri dalla seconda maggiore centrale nucleare dell’Ucraina. L’allarme arriva dall’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, che lascia intendere che i russi avrebbero nel mirino un’altra centrale dopo quella di Zaporizhzhia.