Nella giornata del 07 maggio u.s., personale militare specializzato in sicurezza della navigazione dei Nuclei PSC (Port State Control) della Guardia Costiera di Palermo e Trapani ha ispezionato una nave battente bandiera panamense, ancorata nella rada del porto di Palermo. Nel corso dell’ispezione sono state riscontrate ben 13 non conformità tecniche ed operative rispetto agli standard di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e internazionale, la maggior parte delle quali tanto gravi da determinare il “fermo tecnico” della nave.
I militari specializzati, a seguito di approfonditi controlli sia sulla documentazione della nave che sui sistemi operativi e di sicurezza, hanno infatti accertato deficienze sulla certificazione della nave, su alcuni sistemi di emergenza e dispositivi di salvataggio, ma anche sulla preparazione dell’equipaggio nella gestione delle emergenze, queste ultime chiaramente emerse nel corso di un’esercitazione antincendio condotta dall’equipaggio sotto l’osservazione degli ispettori della Guardia Costiera.
In tale ispezione, sono risultate particolarmente carenti perfino le condizioni generali di vita e di lavoro a bordo ed igienico-sanitarie, e ciò ha reso necessaria l’adozione di urgenti misure per la tutela dei marittimi imbarcati.
Allo scopo di garantire il ripristino degli standard minimi di sicurezza della navigazione e di vita e di lavoro a bordo, l’Amministrazione di bandiera della nave dovrà inviare propri ispettori che dovranno supervisionare gli interventi necessari per ripristinare le condizioni di sicurezza e convalidare i certificati di sicurezza della nave. La Guardia Costiera eseguirà quindi un’ulteriore ispezione a bordo per verificare che le condizioni di sicurezza siano state ripristinate in conformità alle normative internazionali in vigore. Solo a quel punto il provvedimento di fermo sarà revocato e la nave potrà riprendere il mare.
Tale attività, che rappresenta uno dei principali obiettivi strategici della Guardia Costiera, si inquadra nell’ambito del Memorandum di Parigi del 1982, uno specifico accordo internazionale sul controllo dello Stato di approdo (c.d. Port State Control) che impegna i Paesi Europei, il Regno Unito ed il Canada ad eseguire controlli di sicurezza a bordo delle navi straniere allo scopo di ridurre il naviglio sub-standard e conseguire a livello internazionale sempre più elevati standard di sicurezza della navigazione, di prevenzione degli inquinamenti marini e di tutela degli equipaggi.
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