Per gli studenti dell’università di Palermo, stage alle Dogane
Questa mattina nella sede del Rettorato dell’università di Palermo è stata rinnovata la convenzione quadriennale fra la direzione regionale delle Dogane e dei Monopoli per la Sicilia e l’università. Il documento è stato sottoscritto dal rettore Fabrizio Micari, e dal direttore regionale delle dogane per la Sicilia, Claudio Oliviero, alla presenza di Antonino Pollara, responsabile del settore affari generali e convenzionali di UniPa e di Gaspare Rappa dirigente dell’area personale, formazione e organizzazione della Direzione regionale delle dogane.
L’obiettivo della Convenzione è quello di progettare momenti formativi e informativi che introducano nei percorsi universitari la possibilità di confronto con le tematiche, inerenti al settore accise e al settore doganale, che fanno parte della missione istituzionale dell’Agenzia, prevedendo anche la possibilità per gli studenti universitari di accedere a tirocini presso le strutture doganali e ai dipendenti, in organico all’Agenzia, l’opportunità di avere riconosciuti crediti formativi (CFU) mediante l’iscrizione ai corsi universitari e post-universitari.
Micari: “Importante in un territorio dove alta è l’illegalità”
«Diffondere la cultura della legalità, anche nel campo fiscale – ha commentato il rettore Fabrizio Micari – è uno dei compiti fondamentali per un’istituzione come l’Università di Palermo che, in un contesto territoriale purtroppo ad alta diffusione di fenomeni di illegalità, ha un ruolo non solo culturale, ma anche e soprattutto sociale. Per questo – ha concluso il rettore – ritengo doveroso intensificare e sostenere iniziative formative di questa notevole importanza».
«E’ importante intensificare la collaborazione istituzionale con l’Università – ha affermato il direttore Oliviero – per promuovere la conoscenza degli istituti doganali così da contribuire a sviluppare negli studenti universitari competenze che aiutino le imprese del territorio nei processi di internazionalizzazione e una coscienza critica di consumatori per contrastare il fenomeno della contraffazione».