Giustizia: Venturino, Cancellieri risponda a volere Camere su tribunali

Palermo 9 set – ”Il Ministro della giustizia
Annamaria Cancellieri travalica la volonta’ dei cittadini
infischiandosene della votazione pressocche’ unanime delle
Camere che si erano espresse per i…

Palermo 9 set – ”Il Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri travalica la volonta’ dei cittadini
infischiandosene della votazione pressocche’ unanime delle Camere che si erano espresse per il rinvio di due anni sulla soppressione e la chiusura dei tribunali”. Con queste parole il vice presidente vicario del Parlamento siciliano Antonio Venturino si e’ espresso dopo aver appreso della riforma della geografia giudiziaria che prevede la soppressione di alcuni tribunali considerati ‘minori’. ”Sto incontrando centinaia di cittadini della provincia
di Enna che giustamente protestano per la soppressione di un, quello di Nicosia, che per il territorio
rappresenta un insostituibile baluardo della presenza dello Stato. Oggi assisto ad una politica autoreferenziale, che ha come unico obbiettivo quello di farsi i fatti propri a discapito dei cittadini”, ha detto Venturino, secondo cui
”cancellare con un colpo di spugna un tribunale come quello di Nicosia, che serve un territorio isolato da un punto di vista orografico accorpandolo alla corte di Enna, è l’ennesimo delitto di una politica sorda, capace diattaccarsi al pretesto di una spending review che taglia solo i diritti dei cittadini, anziche’ i privilegi della politica.Il disegno globale a mio avviso e’ quello di privatizzare anche il sistema giustizia, a tutto svantaggio della cittadinanza. Mi piacerebbe sapere se il guardasigilli ha analizzato il provvedimento alla luce del disastro che

provochera’ al sistema giudiziario, che necessita’ si di uno snellimento, ma non merita di essere gambizzato”. Il Vice Presidente dell’Ars Venturino si rivolge inoltre al governatore dell’isola Rosario Crocetta: ”Invito il Presidente Crocetta a farsi portavoce insieme agli altri presidenti delle regioni italiane che come noi vivono questo disagio, a portare la questione sul tavolo del presidente del Consiglio Enrico Letta”.