l disastro sulla giunta è l’epilogo di un cammino paludoso che ha contraddistinto l’avventura di Roberto Lagalla fin dalle sceneggiate sulle candidature a sindaco nel campo del centrodestra.
Lo sostiene in una nota Ramon La Torre, segretario cittadino di Rifondazione Comunista.
Addebitare responsabilità ai partiti in maniera acritica è solo un paravento. I partiti sono elemento neutro che si sostanzia con le azioni di chi li anima. Lagalla è quindi ostaggio di appetiti particolari che divengono lotta per il potere portata avanti da gruppi di interesse che eleggono nei nomi dei soliti notabili i loro referenti. Nulla è ancora dato sapere sul progetto di governo per la città di Palermo.
Le prime deleghe certe fin qui assegnate dal neo sindaco Roberto Lagalla – continua La Torre – parrebbero premiare le azioni di sabotaggio portate sistematicamente avanti da alcuni uomini di Italia Viva nell’ultima consiliatura. Totò Orlando, già presidente del consiglio e artefice dei giochi al ribasso nei lavori d’aula, diventerebbe assessore in quota Faraone.
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