Giorno della Memoria, Juncker: a 73 anni dall’Olocausto occorre resistere a chi nega la storia

Giorno della memoria. A 73 anni dall’Olocausto il Presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker, onora la memoria di sei milioni di ebrei e delle vittime stroncate con gli orrori di Auschwitz.

Nella giornata di commemorazione del genocidio nazi-fascista, le istituzioni europee esprimono la loro solidarietà dall’apertura di quei cancelli. Una storia segnata dagli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati nei lager nazisti.

Furono le truppe sovietiche dell’Armata Rossa a liberare il 27 Gennaio del 1945 il campo di concentramento della città polacca di Oswiecim.

Questa giornata deve ricordarci di essere vigilanti di fronte all’odio, alle discriminazioni e alla disumanizzazione. È una giornata di resistenza contro chi diffonde menzogne sulla nostra storia e mette in dubbio l’Olocausto o nega il suo significato per l’Europa di oggi.”

Invita tutti i cittadini a costruire una società forte, che si batte per ciò che è giusto. Abbiamo bisogno di persone che abbiano il coraggio di intervenire quando assistono ad atti di razzismo in pubblico. In riferimento agli ultimi slogan anti-semiti nelle strade europee richiama anche al coraggio di protestare, e anticipa i prossimi passi:

“La Commissione intende rafforzare la cooperazione con le organizzazioni internazionali che si dedicano alla memoria dell’Olocausto, come ha peraltro richiesto anche il Parlamento europeo.”

La divulgazione delle conoscenze sull’Olocausto continua a svolgere un ruolo fondamentale nel consolidamento delle difese contro tutte le forme di odio che minacciano le società europee.

Per educare e formare meglio, il Parlamento europeo ha elaborato un’utile definizione di “anti-semitismo”. Che sia rappresentativa non soltanto della minaccia per gli ebrei, ma anche di un enorme pericolo per le nostre società aperte e liberali.

All’indomani delle rivoluzioni le nostre democrazie hanno costituzionalizzato l’uguaglianza, lo stato di diritto e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo. Ogni limitazione o repressione di questi va combattuta, gli assetti democratici devono essere custoditi con orgoglio e fierezza perché conquiste di civilizzazione.

Che l’onnipotenza della legge è stata sostituita dal primato delle nostre Costituzioni e ad essa vanno subordinate. Lo scempio delle Leggi Fascistissime sia ricordato come attentato alla nostra Repubblica. Un popolo che ha conferito i poteri ai padri costituenti affinché il diritto alla vita, all’opinione pubblica, la libertà di stampa e di religione, come tutte le altre da queste derivate, assumessero rango di legge più che primaria, assolutamente inderogabile dai governi passeggeri che si susseguono.

Unione Europea: sul fronte comune per la tutela dei diritti umani

E’ in giornate come queste che le istituzioni della nostra comunità ricordano l’importanza della coesione tra Paesi sul fronte comune per abbattere le disuguaglianze e le violenze che ancora oggi trovano campo.

Il ricordo delle atrocità dell’Olocausto, il capitolo più buio della storia europea moderna, è essenziale per comprendere il valore dell’odierna Unione europea. È proprio per evitare tali orrori che abbiamo fondato un’Unione basata sui diritti umani universali, sulla democrazia, sullo Stato di diritto e sulla non discriminazione, ed è in nome di tali valori che dobbiamo proteggerla e continuare a migliorarla.”

E che nessun genocidio sia dimenticato: sarebbe come far morire due volte la stessa persona.