Siccità, desertificazione, deforestazione: davanti a questi cambiamenti epocali è necessario fare quadrato tutti, pubblico e privato, istituzioni e terzo settore, per dare il proprio contributo a tutela della “casa comune”. Si è aperta ieri mattina, all’Università Kore di Enna, la seconda delle Giornate del volontariato siciliano organizzate della Regione siciliana, dedicata al tema dell’ambiente.
“Con il governo Musumeci, in tema ambientale abbiamo fatto la Sicilia, adesso dobbiamo fare i siciliani”. Con questa frase ad effetto l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, ha voluto sintetizzare l’impegno della Regione in questo ambito delicato e strategico.
“Mai prima del nostro governo la parola pianificazione in tema di ambiente – afferma Cordaro – era stata utilizzata come abbiamo fatto noi. Non soltanto perché abbiamo istituito l’Autorità di bacino, ma perché, per la prima volta nella storia, sono stati realizzati i Piani di tutela dell’ambiente, da quello della qualità dell’aria, a quello contro l’amianto, a quello contro le alluvioni.
Abbiamo introdotto temi fondamentali nell’epocale riforma dell’urbanistica, come il consumo del suolo tendente a zero, la rigenerazione urbana e l’introduzione del tema del riuso e del riutilizzo. Adesso è necessario creare nella società siciliana un “sentiment”, per fare questo dobbiamo coinvolgere, come abbiamo fatto nei mesi scorsi, le grandi associazioni di volontariato, perché ciascuno si assuma le proprie responsabilità.
Lo abbiamo fatto con le associazioni ambientaliste, con quelle degli agricoltori e degli allevatori, con l’Anci, con la Protezione civile, con le associazioni venatorie e sportive, con tutti coloro che vogliono stare sul nostro territorio a presidio dei nostri tesori ambientali e della nostra natura. Questa giornata serve a dare questo messaggio: una grande sinergia tra chi deve legiferare e governare e chi deve stare sul territorio a porre in essere i buoni principi della politica e ad attivarli nell’interesse della comunità”.
Durante la sessione di lavori, coordinati dalla giornalista Michela Giuffrida, sono intervenuti il vicepresidente della Cei e vescovo di Acireale, monsignor Antonio Raspanti, Emilio Castorina, docente dell’Università di Catania, il vicepresidente regionale del Club alpino italiano, Carlo Battaglia, la direttrice regionale di Legambiente, Giulia Casamento, il presidente regionale di Italia Nostra, Leandro Jannì, la presidente nazionale Wwf, Donatella Bianchi, e il direttore generale di Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino.
Sul tema della “salvaguardia del creato”, monsignor Raspanti sottolinea: «Il lavoro e il volontariato sono due facce della stessa medaglia, solo che il volontariato dà quella chiarezza e quella trasparenza di gratuità, solidarietà, fraternità, che il solo lavoro non riesce a dare. Ma se mettiamo insieme queste due facce, allora viene fuori un’idea del “siamo tutti fratelli”, citando papa Francesco, e tutti insieme abbiamo la responsabilità di questa “casa comune”, che poi vuol dire prendersi cura di noi stessi».
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