Gestore di una rosticceria di Palermo positivo al Covid a lavoro

La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà per il reato di Diffusione Epidemiologica aggravata un cittadino palermitano.

Gli agenti del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, a seguito di segnalazione pervenuta presso il NUE, che indicava all’interno di un noto Bar Rosticceria di corso dei Mille la presenza del gestore positivo al Covid 19, si sono recati con i dovuti dispositivi di protezione personale presso l’indirizzo segnalato per riscontrare la nota.

Al loro arrivo hanno notato che un gruppo di uomini tra cui dipendenti della rosticceria, accortisi dell’arrivo del personale della Polizia di Stato, si stava dando a precipitosa fuga.

Immediatamente inseguiti e bloccati dagli Agenti, sono stati identificati cinque uomini, i quali hanno dichiarato di essere al loro primo giorno di lavoro.

Dai successivi accertamenti e riscontri, anche da quelli forniti dai presenti, si è accertato come il gestore del bar, fino a pochi muniti prima, risultasse presente e quindi che avesse violato la quarantena.

L’uomo è stato, quindi, deferito all’A.G. per la mancata osservazione dell’ordine di quarantena imposto al fine di evitare la diffusione del virus (art. 260 regio decreto 27 luglio 1934 n. 1265, in relazione all’art. 452 c.p. )

E’ stata intimata  l’immediata chiusura dei locali per l’effettuazione della sanificazione con rilascio di apposita certificazione.

Riscontrate numero irregolarità

Il giorno successivo, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, unitamente al  personale della Polizia Municipale, dell’ASP e dell’Ispettorato del Lavoro, sono ritornati presso il locale allo scopo di approfondire l’indagine amministrativa e verificare se fossero state completate le operazioni di sanificazione.

In questa sede è risultato che la ditta non aveva osservato alcune norme igienico sanitarie, per le quali è stata erogata una sanzione amministrativa di 2.000,00 euro e l’intimazione a sanare le irregolarità riscontrate.

E’ emerso inoltre come non fossero state regolarizzate le attività lavorativa di ben nove dipendenti impiegati a vario titolo, per cui è stata elevata una sanzione pari a 16.200,00 euro con diffida a regolarizzare il personale non in regola per un periodo minimo di tre mesi.

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