Geo Barents, MSF: “Unica soluzione è sbarco al più presto in un luogo sicuro”
Continua il braccio di ferro tra le autorità italiane e le navi Ong cariche di migranti in attesa da settimane in mare per l’assegnazione di un porto sicuro.
Oltre Geo Barents con 572 migranti a bordo ci sono ancora in mare la Humanity 1, la Rise Above (con a bordo 90 persone) e le norvegesi Ocean Viking (con a bordo 234 migranti).
Juan Matias Gil, capomissione per le operazioni di ricerca e soccorso di MSF ha lanciato un appello: “Dopo aver chiesto e ricevuto il permesso dalle autorità italiane, la Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF), è entrata in acque territoriali italiane a causa del cattivo tempo.
Stiamo aspettando da oltre 10 giorni un luogo sicuro di sbarco per i 572 sopravvissuti a bordo. L’ultima richiesta alle autorità italiane risale a ieri sera alle 22:27, e come per le altre, stiamo ancora aspettando una risposta positiva”.
“La nave Humanity 1 non andrà a Catania, non ha mai avuto intenzione di farlo. Non abbiamo ricevuto un luogo sicuro per sbarcare i 179 sopravvissuti a bordo. Siamo infatti entrati nelle acque territoriali ieri per trovare protezione dalle intemperie, dal vento e dalle onde alte. Ma l’abbiamo fatto solo dopo aver ottenuto il permesso dalle autorità del porto di Catania”. Lo ha fatto sapere la ong Sos Humanity.