Garanzia giovani, successo o fallimento? Un convegno per rispondere
Appuntamento con il terzo seminario del ciclo “5 incontri x 5 ricerche” del Programma di ricerca “Idea – Azione”: dopo il Cara di Mineo, la questione abitativa alla Kalsa, è la volta dei NEET (Not in Education, Employment or Training): si tratta di un fenomeno divenuto per la Sicilia una vera e propria emergenza sociale che determina ingenti costi economici e sociali che limitano le prospettive di sviluppo economico della regione.
Per contrastare tale fenomeno, promuovendo l’inserimento dei giovani NEET in percorsi di formazione o lavoro, la Regione Siciliana ha avuto l’opportunità di implementare il Programma europeo “Garanzia Giovani”, alla luce del suo ruolo di organismo intermedio nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Occupazione Giovani”.
Tempo di bilanci
A distanza di tre anni dall’avvio dell’iniziativa è tempo di fare bilanci: se dal punto di vista della partecipazione dei giovani si è registrato un ottimo successo, sul versante dell’efficacia dell’iniziativa nel promuovere l’inserimento occupazionale dei giovani i giudizi tendono ad essere orientati in senso negativo.
“Garanzia Giovani”, quindi, è stata un successo o un fallimento? Il convegno “Giovani che non studiano e non lavorano in Sicilia: idee e prospettive per la nuova programmazione Garanzia Giovani” in programma venerdì 23 giugno 2017 presso la sede dell’Istituto Arrupe di via Lehar, 6 Palermo con inizio alle ore 8.30, si propone l’obiettivo di rispondere a tale interrogativo, promuovendo un momento di riflessione e confronto tra tutti gli attori del territorio coinvolti nelle politiche attive del lavoro.
L’incontro nasce da una ricerca condotta da Giuseppe Terzo nell’ambito della terza edizione del Programma di ricerca “Idea – Azione” promossa dall’Istituto Arrupe e finanziata dalla Tokyo Foundation attraverso il Programma Sylff, che non solo consenta di fare un bilancio complessivo dell’iniziativa, ma faccia anche emergere quegli elementi di riflessione che possano orientare i policy-maker nella progettazione della futura “Garanzia Giovani”.