Funerali privati per Emanuele Burgio, ma nel quartiere folla di giovani
Si sono svolti oggi, in forma privata, i funerali di Emanuele Burgio, dopo che il Questore di Palermo ha vietato la celebrazione delle esequie in forma solenne e ogni forma di pubblica commemorazione.
Burgio, 26 anni, è stato ucciso a colpi di pistola la notte tra domenica 30 e lunedì 31 maggio in via dei Cassari, zona Vucciria a Palermo. Per la sua morte sono finiti in carcere tre componenti della stessa famiglia, i Romano, con cui aveva avuto diverse discussioni dopo una lite stradale.
La cerimonia funebre si è tenuta al cimitero di Sant’Orsola e la salma è stata già tumulata in un loculo acquistato dalla famiglia.
Rigettata inoltre, per motivi di sicurezza, l’istanza di concedere al padre di Emanuele Burgio, Filippo, un permesso per partecipare al funerale.
Il padre della vittima, Filippo Burgio è rinchiuso nel carcere di Voghera dove sconta una condanna per mafia ed estorsioni. Coinvolto nell’operazione dei carabinieri “Hybris” del luglio 2011, è stato condannato con sentenza definitiva a 9 anni. Per gli inquirenti teneva la cassa della famiglia di Palermo centro e per un periodo avrebbe gestito la posta dell’allora latitante Gianni Nicchi.
Il ricordo nel quartiere della Vucciria
Nonostante i divieti questa mattina gli amici e i conoscenti di Emanuele Burgio si sono dati appuntamento alla Vucciria per ricordare il giovane con botti e musica.
Nel quartiere oltre un centinaio di persone, molte giovanissime, che si sono concentrate sotto una gigantografia della vittima. Uno dei sicari fermati ha ammesso il delitto, che è stato ripreso dalle telecamere di alcuni locali della zona, e ha sostenuto che non si è trattato di una aggressione ma di legittima difesa visto che Burgio, giorni prima, aveva picchiato uno di loro e che stava per aggredirli nuovamente.