Frana sulla A19: Crocetta difende l’operato di Cuffaro
La giunta regionale ha deliberato un aggravamento dello stato di calamità già chiesto lo scorso 12 marzo con una previsione di 240 milioni di euro in più rispetto alla precedente previsione, per un totale complessivo di 316 milioni di euro.
I danni calcolati riguardano i centri urbani e le vie strategiche di comunicazione, con particolare riferimento al ponte Himera e all´intervento sulla frana nel territorio di Caltavuturo.
E’ stata anche deliberata la declaratoria per i danni all´agricoltura verificatisi a seguito delle insistenti piogge, delle violente grandinate e del forte vento che hanno interessato la provincia di Catania il 22 e il 23 gennaio scorsi causando ingenti danni alle strutture alboree ed aziendali nei territori interessati.
Infine poichè per effetto delle copiose piogge verificatesi nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, che hanno prodotto effetti dirompenti sul piano del dissesto idrogeologico, intere vie di comunicazione sono state interrotte e non possono essere ripristinate in tempo utile per la stagione estiva, la giunta regionale ha dato mandato agli assessori al Turismo, Attività produttive e Beni Culturali di concerto con il dipartimento della Programmazione, di individuare linee di intervento finanziario ed economico sui fondi europei, nazionali e regionali a sostegno delle imprese che potrebbero essere colpite dalla crisi del settore turistico.
A proposito di inadempienze sul ponte Himera – Il presidente Crocetta, è intervenuto con una nota: “Per puro amore della veritá, senza volere difendere l´operato dei precedenti governi regionali siciliani, data l´ovvia osservazione che allora non c´eravamo, abbiamo cercato di ricostruire la vicenda relativa alla recente frana di Caltavuturo per scoprire che la richiesta di stato di emergenza relativa alla frana di che trattasi, è stata più volte sollecitata negli anni dalla Regione ed in particolare è stata prontamente inviata dal presidente pro tempore della Regione il 16/05/2005, per effetto della richiesta effettuata dal sindaco pro
tempore del comune di Caltavuturo dell´aprile 2005 e seguita da deliberazione di giunta regionale.
Insomma Crocetta difende Cuffaro: e questa è una notizia.