Forum internazionale migrazione e alfabetizzazione. ItaStra, la Scuola di lingua italiana per stranieri dell’Università di Palermo, sarà a ottobre cornice di un importantissimo evento che riunisce ogni anno i più importanti studiosi, insegnanti, volontari, centri di ricerca e comunità di pratica da tutto il globo. Una rete enorme in visita all’università di Palermo con più di 300 rappresentanti.
L’appuntamento è dal 3-6 ottobre 2018 presso il Complesso monumentale Ex-convento di Sant’Antonino.
ItaStra è il primo centro accademico in cui approda il più importante forum internazionale su migrazione, alfabetizzazione e accoglienza. La Scuola presenterà ai massimi esperti di didattica per migranti a bassa scolarizzazione il proprio modello per una inclusione d’eccellenza.
10 anni di corsi di lingua e alfabetizzazione, oltre 2500 msna e richiedenti asilo tra i banchi dell’università, 6 pubblicazioni che raccontano un progetto di azione e di ricerca, 3 manuali di didattica per studenti da alfabetizzare, una piattaforma e-learning per la comunicazione e per lo studio rivolta giovani migranti e rifugiati, 5 laboratori di arte, narrazione e teatro, 3 progetti europei per l’inclusione (2 FEI e 1 FAMI) e, infine, un’ampia documentazione video-fotografica che racconta per immagini 10 anni di incontri e di storie.
Quest’anno il dibattito che lega migrazione, lingua, alfabetizzazione, accoglienza riparte da Palermo, da una città che oggi è simbolo di inclusione più che mai: perché al centro del Mediterraneo e di migliaia di nuovi arrivi, porta del Mediterraneo verso l’Europa, perché quest’anno Palermo è capitale di cultura e di inclusione. Da qui la direttrice della Scuola, Mari D’Agostino (insieme a lei Graziella Favaro, Jean-Claude Beacco, Martha Young-Scholten, Massimiliano Spotti, Paola Casi e Paola Piva) nelle giornate di apertura del Simposio lancerà un forte monito ai presenti: “l’inclusione è possibile ed è vera solo se d’eccellenza, altrimenti è spreco e approssimazione e può diventare dannosa pratica assistenzialistica priva di costruzione”.
Piuttosto che cedere al dibattito su come e se bloccare un fenomeno epocale che urge e trabocca al di sopra di qualsiasi confine, ItaStra ha ritenuto necessario realizzare una scelta di campo netta: avviare un progetto che mette insieme ricerca, didattica, pratica e conoscenza all’interno di un modello di accoglienza che ha avuto sempre l’eccellenza come unico obiettivo, fuori dalla retorica e dal dibattito stucchevole che tocca le ‘pance’. L’accoglienza, se fatta con qualità, travalica i malumori, le questioni minimizzanti e massimizzanti, ‘la guerra tra poveri’ e tanto altro banalizzante e fuorviante chiacchiericcio.
A dare una significativa mano all’organizzazione del Simposio, dieci giovani viaggiatori, giovani migranti, studenti e narratori di lungo corso a ItaStra, che racconteranno la loro storia e daranno una mano a realizzare giornate di studio che parlano di loro: lo faranno da protagonisti occupandosi di traduzioni, comunicazione, sperimentazioni e lunghi confronti.
Le ricerche presentate declineranno i temi più cocenti nel dibattito accademico, in quello delle politiche europee (UNHCR, UNICEF, UNESCO) e delle decisioni pratiche che ogni giorno milioni di operatori, volontari e docenti sparsi nel globo si trovano a prendere: didattica e analfabetismo, fare rete tra accademia, scuola pubblica e volontari del terzo settore, condivisione di pratiche d’eccellenza.
Più di 50 università presenti, circa 300 partecipanti coinvolti tra oratori, docenti, ricercatori, volontari, personaggi del mondo della cultura. Coinvolte tutte le comunità di accoglienza di Palermo, i centri d’eccellenza italiani, i ‘maestri’ di scuola che da anni animano il dibattito su come abbattere i ponti. E poi filosofi, scrittori e poeti.
L’organizzazione del Simposio, in collaborazione con CPIA 1 e CPIA 2 Palermo, si svolgerà sotto il patrocinio di Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale (MIUR), UNICEF, UNHCR, USR SICILIA.
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