FIRENZE (ITALPRESS) – Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze; stante la rilevanza della notizia, in ambito locale e nazionale, per la gravità dei fatti accaduti, l’allarme che essi hanno suscitato e le conseguenti attività investigative svolte, comunica che oggi, alle ore 14,30 circa, è stata data esecuzione, a cura di Ufficiali di P.G. appartenenti alla Sezione Anticrimine dei CC del Ros di Firenze, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, del Centro Operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Toscana e della Digos di Firenze, al provvedimento di fermo adottato in data odierna da questa Procura della Repubblica nei confronti di soggetto attualmente indagato per finalità di terrorismo, palesata dall’impiego di ordigni esplosivi e da plurime rivendicazioni a organi di informazione, nelle quali veniva manifestato il proposito di numerosi attentati per dissuadere lo Stato Italiano dal fornire appoggio allo stato di Israele – lanciava dispositivi esplosivi, consistenti in bottiglie molotov, dall’incrocio tra via Palestro e Corso Italia, all’indirizzo del consolato americano, ubicato in via Amerigo Vespucci, in Firenze, così ponendo in essere atti diretti a danneggiare la struttura del consolato e le pertinenze dello stesso. Lo sottolinea un comunicato stampa della Procura della Repubblica di Firenze che spiega come coime con l’aggravante di aver commesso il fatto in circostanze di tempo (notte) idonee a impedire la pubblica e privata difesa, esponendo a pericolo la pubblica incolumità, in ragione dell’area di consumazione del fatto, sulla pubblica via, ad alta intensità abitativa, con compresenza nella zona di autovetture che laddove attinte dalle bottiglie molotov avrebbero potuto determinare un effetto di potenziamento esponenziale delle fiamme, il soggetto sottoposto al fermo è altresì indagato poichè, al fine di eseguire l’attentato di cui al capo che precede, portava in luogo pubblico due dispositivi esplosivi, consistiti in due bottiglie molotov – da considerarsi comprese tra i “congegni micidiali” e pertanto equiparate, agli effetti della legge penale, alle armi da guerra – per lanciarle contro il perimetro della sede del consolato americano, con l’aggravante di aver commesso il fatto in circostanze di tempo (notte) idonee a impedire la pubblica e privata difesa. Il provvedimento di fermo, sottolinea ancora il comunicato stampa della Procura di Firenze, eseguito è stato emesso sussistendo, a giudizio di questa Procura della Repubblica, gravi indizi di reità a carico della persona indagata in relazione ai fatti- reato sopra esposti, alla luce delle complesse e tempestive indagini svolte dalla polizia giudiziaria della Sezione Anticrimine dei CC del Ros di Firenze, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, del Centro Operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Toscana e della Digos di Firenze, le cui forze hanno operato in stretta sinergia e sotto la costante direzione e coordinamento di questa Procura della Repubblica. Gli elementi investigativi alla base del decreto di fermo sono plurimi e convergenti – derivanti da indagini di tipo tradizionale ed informatiche – e consentono di ritenere, con elevato grado di probabilità, la riferibilità soggettiva delle condotte illecite, incluso il video di rivendicazione, al soggetto nei cui confronti è stato disposto il fermo. Parimenti, si è ritenuto sussistente il concreto pericolo di fuga per la ritenuta possibilità di procurarsi collegamenti con l’estero e luoghi di immeditato riparo. Si precisa inoltre dalla Procura di Firenze che per l’indagato vige la presunzione di non colpevolezza e che, stante la delicata fase delle indagini preliminari, non possono riferirisi altri elementi informativi. Tutti i dati probatori raccolti verranno posti alla cognizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze per le valutazioni di competenza e la decisione sulla convalida del fermo adotatto.
Foto: Carabinieri Firenze
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