Filippo Raciti: i legali di Speziale chiedono la revisione del processo
I legali di Antonino Speziale, il giovane condannato a otto anni per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti, avvenuto il 2 febbraio del 2007 durante…
di redazione
Catania, 21 mar. – I legali di Antonino Speziale, il giovane condannato a otto anni per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti, avvenuto il 2 febbraio del 2007 durante i disordini scatenati dai tifosi del Catania alla partita contro il Palermo, hanno presentato un’istanza di revisione del processo.
Nell’atto, depositato sia alla Procura generale di Messina sia a quella di Catania, gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, contestano contraddizioni in due distinti processi, quello per resistenza a pubblico ufficiale per i tumulti in occasione del derby e quello per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti, e una denuncia per falsa testimonianza nei confronti dell’agente di polizia che tre giorni dopo la morte di Raciti ipotizzò come causa del decesso un incidente avvenuto con un blindato della polizia.
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Le due contraddizioni eccepite dai legali riguardano i due processi che Speziale ha subito: quello per falsa testimonianza, in cui è stato reo confesso, e quello per omicidio. Nel primo emerge chiaramente che il giovane durante i tafferugli nasconde il suo volto, tanto da essere identificato dal colore e dalla marca della felpa che indossava, mentre in quello per omicidio lo si vede in faccia.
La seconda contraddizione riguarda invece le modalità del reato: nel primo dibattimento Speziale è accusato di aver lanciato un sottolavello divelto dai bagni dello stadio e che avrebbe colpito Raciti causando la mortale lesione al fegato, mentre nel processo per omicidio si è sostenuta la tesi che il sottolavello fu utilizzato come ariete.
Due antinomie che secondo Lipera e Coco giustificherebbero la revisione del processo.