Figuccia si dimette, è scontro con Miccichè sugli stipendi d’oro. L’assessore ai Rifiuti, ormai ex, lascia la giunta Musumeci: dopo l’attacco a Gianfranco Miccichè, i capigruppo lo mettono all’angolo e il suo partito, l’UDC, prende ufficialmente le distanze dal suo deputato, bollando come “inopportune” le parole di Vincenzo Figuccia.
A pochissimi giorni dall’elezione del presidente dell’Ars, che aveva creato non poche polemiche per la presunta presenza di franchi tiratori, il governo Musumeci inizia a perdere pezzi. Proprio non era andato giù all’ex assessore ai Rifiuti il discorso di insediamento di Gianfranco Miccichè in merito agli stipendi dei parlamentari.
Tanto che Figuccia arriva, due giorni fa, ad attaccare il presidente dell’Ars con dichiarazioni che nulla di buono lasciavano presagire: “Questa maggioranza ha sbagliato a votare Micciché e avrebbe potuto fare scelte più coraggiose esprimendo un presidente dell’Ars di maggiore discontinuità”.
“Non mi piace l’immagine che si sta dando all’esterno – aveva dichiarato il deputato dell’Udc in una nota stampa -. La considero offensiva per tanti che non possono mangiare, licenziati, inoccupati, giovani, meno giovani e soggetti appartenenti a varie categorie che guardano a questo governo con speranza e che aspettano segnali nella direzione del cambiamento, dello sviluppo e del sostegno a chi soffre”.
Immediata arriva la presa di posizione dei capigruppo della maggioranza e dello stesso presidente della Regione, che con un commento lapidario ha risposto ai giornalisti che si sono riuniti ieri a Catania in un incontro organizzato dall’Assostampa: “Lavorare e tacere dico alla mia squadra di assessori”.
Vorremmo consigliare all’assessore Figuccia – si legge nel documento firmato da Aricò, Catalfamo, La Rocca Ruvolo, Giuseppe Milazzo e Carmelo Pullara – di impegnare le sue energie in modo prevalente se non esclusivo all’attività amministrativa di governo, nei settori delicati che gli sono stati affidati, evitando di alimentare polemiche strumentali su argomenti che non sono all’ordine del giorno dell’Assemblea regionale siciliana”.
Oggi – ha dichiarato Figuccia in una nota ufficiale che annuncia le sue dimissioni – più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati”.
“La mia maggioranza – ha aggiunto l’ex assessore ai Rifiuti – è la gente che ha creduto in un’azione di cambiamento e di discontinuità. Ci sono tante aspettative verso questo governo, che sono certo non verranno disattese, ma non posso non tenere conto degli accadimenti politici, consumatisi nelle ultime ventiquattro ore, che ledono la dignità dei cittadini siciliani, consegnano un’immagine inopportuna e distorta e che rendono impossibile la prosecuzione del mandato di assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità, conferitomi dal presidente Musumeci”.
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