Fiaccolata per Paolo Borsellino a Palermo. Si è tenuto ieri sera a Palermo il tradizionale appuntamento della fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino e delle vittime della strage di via D’Amelio. Giunta alla 23/ma edizione, è ormai la più longeva manifestazione antimafia in Sicilia.
La fiaccolata è organizzata dal “Forum 19 Luglio” (cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni) e “Comunità ‘92” (coordinamento che unisce le varie anime della destra siciliana ideatrici della manifestazione. Alla manifestazione hanno aderito 60 associazioni e 21 comuni (tra cui Palermo, Catania e Vicenza).
Lo slogan di quest’edizione è stato “Fiaccola accesa nel buio della notte”, come nella prima edizione della fiaccolata, ma il tema centrale quest’anno ha un significato diverso rispetto al passato.
Se nel 1996 il buio, per i giovani promotori della manifestazione, era solo la mafia oggi rappresenta invece la grande menzogna che aleggia sulla strage di via D’Amelio, fatta di depistaggi e di tradimenti di pezzi dello Stato che remavano contro uomini come Borsellino e Falcone.
La luce della fiaccole invece rappresenta la voglia di verità sulle stragi del ’92 per rendere giustizia a quanti hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia.
A guidare il corteo, tra gli altri, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il sindaco di Catania Salvo Pogliese e una serie di amministratori locali siciliani e non.
“Siamo qui per non dimenticare non soltanto Paolo Borsellino ma tutti coloro che nel tempo hanno combattuto per liberarci dalla schiavitù della mafia – ha dichiarato la Meloni – ma anche per dire che il ricordo non basta perchè non c’è ricordo senza verità e giustizia”.
“A questo proposito – continua – Fratelli D’Italia ha depositato una proposta di legge per chiedere l’istituzione di una proposta di legge sulla costituzione si una commissione d’inchiesta sulla strage di Via D’Amelio, sulle indagini, sul processo, su tutto quello che non torna di quello che è stato definito il più grande depistaggio della storia giudiziaria del nostro Paese”.
“Se vogliamo combattere la mafia lo Stato su questa cosa deve essere credibile e io mi aspetto che tutti i politici che oggi hanno ricordato Paolo Borsellino ci diano una mano a portare a casa questa proposta di legge”, conclude.
Il corteo si è dato appuntamento alle ore 20 in piazza Vittorio Veneto e ha attraversato via Libertà e via Giuseppe Alessi (già Autonomia Siciliana) per arrivare in via D’Amelio, dove è stato deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale.
E’ stato un corteo silenzioso e senza comizi finali, nel rispetto della sobrietà che contraddistinse in vita Paolo Borsellino, così come avevano assicurato gli organizzatori alla vigilia.
Foto di Francesco Militello Mirto
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