Etna in eruzione, ancora chiuso l’aeroporto di Catania

L’aeroporto di Catania è ancora chiuso a causa dell’attività eruttiva dell’Etna.

Lo comunica la società che gestisce lo scalo sul proprio sito.

L’eruzione dell’Etna che ha provocato la caduta di cenere sulla città e sulle piste di Fontanarossa ha costretto la Sac a chiudere l’aeroporto dalle 5 del mattino di lunedì 14 agosto alle 6 della mattina del 15 agosto: 24 ore di stop con cancellazione dei voli in partenza e dirottamento di quelli in arrivo (se non cancellati nelle città di partenza) a Comiso e Trapani. Non c’è pace nell’estate catanese per migliaia di viaggiatori costretti a non tornare a casa come previsto e a non arrivare in Sicilia – o subire ritardi e disagi – per le vacanze programmate alla vigilia di Ferragosto.

Sono oltre 150 i voli in arrivo o in partenza cancellati o dirottati. Solo dalle 12 alle 20 dovevano arrivare a Catania oltre 80 voli e ne dovevano partire una sessantina. Quattordici voli, da Vienna, Parigi, Il Cairo, Belgrado, Istanbul, Francoforte, Copenaghen sono stati riprogrammati su Palermo.

Un dramma per migliaia di persone, famiglie con bambini, giovani e anziani. Nello scalo sono centinaia i passeggeri accampati che sbollita la rabbia iniziale si guardano mesti discutendo con parenti e amici su dove trascorrere la notte. Fuori dalle sale dell’aerostazione c’è un caldo torrido e i passeggeri formano una fila lunghissima davanti alla fermata dei taxi: tornano in città nella speranza di poter partire domani.
 La società invita i passeggeri ad andare in aeroporto «solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea». E aggiunge che per informazioni sui voli dirottati o cancellati è meglio «rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto» stesso.