Eruzione di cenere dall’Etna, Catania si sveglia tutta nera

Eruzione ieri sull’Etna, coperto di neve, intorno alle 23.00. Le telecamere di sorveglianza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno mostrato un significativo decremento dell’attività esplosiva al cratere di Sud Est.

L’emissione di cenere dal vulcano ha provocato la caduta di terra nera su Catania e molti comuni dell’Hinterland.

L’Ingv – l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – ha registrato, per quanto riguarda l’attività effusiva, come la colata lavica prodotta dalla fessura di Sud sia inattiva, mentre la colata proveniente dalla fessura di Sud-Ovest al momento Sis meno alimentata. Inoltre, dall’analisi più dettagliata delle immagini delle telecamere, si sono osservati tre flussi piroclastici che si sono sviluppati, due in concomitanza con l’apertura della fessura eruttiva

L’eruzione, ben visibile anche dai centri abitati, è stata prodotta da due fessure eruttive aperte sul fianco meridionale del cratere di sud Est.

Le immagini hanno anche mostrato, nelle fasi più intense di attività esplosiva, il passaggio a fontanamento di lava. Durante le fasi di fontanamento, si sono registrati i valori massimi dell’ampiezza del tremore vulcanico. Allo stato attuale, i valori dell’ampiezza media del tremore vulcanico mostrano modeste oscillazioni, rimanendo, comunque, su livelli elevati.

L’eruzione ha causato la fuoriuscita di cenere e lapilli che spinta dal vento ha ricoperto i centri abitati della zona sud del vulcano, compresa una parte di Catania che stamattina si è risvegliata sotto una coltre di cenere nera.

Il fenomeno al momento non impatta sull’attività operativa dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini.

Sono stati registrati anche fenomeni di ‘fontane laviche’, con l’emissione di materiale incandescente, durante i quali si sono avuti i valori massimi dell’ampiezza del tremore vulcanico che, allo stato attuale, mostrano modeste oscillazioni, rimanendo, comunque, su livelli elevati.

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