Erosione a Messina, si progetta la difesa di quattro spiagge

Un progetto per quattro spiagge, quattro suggestivi borghi marinari della riviera nord di Messina. A individuare le soluzioni più idonee per proteggere dalle mareggiate i tratti più esposti di Capo Rasocolmo, Marmora, Rodia Puccino e Acqualadroni, sarà il team di professionisti, coordinato dallo Studio D’arrigo, che si è aggiudicato l’incarico per un importo di 125 mila euro.

La somma destinata alla pianificazione degli interventi fa parte del sostanzioso budget – dieci milioni e 385 mila euro – che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha destinato alla difesa e alla salvaguardia di quest’altro pezzo di litorale tirrenico.

Prende, dunque, sempre più corpo, grazie alla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, la soluzione definitiva per contrastare gli accentuati fenomeni di erosione costiera che, oltre a divorare l’arenile, hanno creato danni a reti fognarie e strade del lungomare.

Il dossier che i progettisti dovranno recapitare nella sede di piazza Ignazio Florio, oltre a contenere i risultati dei rilievi batimetrici, delle indagini biologiche e archeologiche e dello studio meteomarino, indicherà con esattezza i punti in cui dovranno essere realizzate le strutture frangiflutti, il numero complessivo e il volume necessario per svolgere al meglio la loro funzione. Barriere soffolte e pennelli in massi naturali consentiranno di avviare contestualmente l’opera di ripascimento, restituendo alla collettività lidi di rilevante interesse paesaggistico e ambientale che, diversamente, sarebbero stati destinati a scomparire del tutto.

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