Emergenza rifiuti a Palermo, non c’è dove portarli: restano in strada

Non si sblocca la vicenda dell’emergenza rifiuti a Palermo e provincia, dopo la polemica tra la Rap e l’Assessore Regionale Pierobon e l’intervento della Regione che ha istituito una commissione d’inchiesta e di verifica della regolarità delle autorizzazioni degli impianti di rifiuti in Sicilia, l’unica certezza è che non si sa dove conferire i rifiuti.

Ieri è arrivata l’autorizzazione per alcuni comuni del palermitano a conferire nella discarica di Trapani, ma è solo per oggi. E dopo?

L’unica speranza è che arrivi presto l’autorizzazione per trasportare 140 mila tonnellate nello spazio che si è creato in sesta vasca a Bellolampo.

Il sito di Alcamo è stato chiuso perché è stata riscontrata qualche irregolarità; la Oikos, a Motta Sant’Anastasia dove Rap era stata autorizzata a esportare i carichi, lentamente sta chiudendo i battenti per un intervento nelle vasche già programmato; Sicula Trasporti, a Lentini, tra febbraio e marzo sarà off limits per completa saturazione.

Drammatica anche la situazione in provincia: Carini, Capaci, Isola delle Femmine, Terrasini, Cinisi, Bagheria, Villabate e qualche altro Comune non potranno tornare a scaricare i propri rifiuti indifferenziati. Oggi diversi di questi centri del palermitano dovranno necessariamente far saltare la raccolta settimanale programmata dell’Rsu, e si tratta del terzo turno consecutivo.

Entro le prossime 48 ore potrebbe però arrivare finalmente il decreto regionale che consentirà alla Trapani Servizi di incamerare altre 100 tonnellate al giorno nella propria discarica, per un totale di 400.

Nel frattempo sui marciapiedi e nei cassonetti giacciono 1200 tonnellate di indifferenziata. Il direttore generale di Rap, Roberto Li Causi, allarga le braccia: “Qualcosa ancora in discarica, il resto al momento non lo sappiamo. Il dipartimento regionale non ci ha dato indicazioni”.

L’unica soluzione se la crisi dovesse peggiorare sarà quella di portare i rifiuti fuori dalla Regione con costi si aggirano fra 250 e 300 euro per ogni tonnellata.

Si pensa ad una possibile accelerazione nelle procedure per la VI vasca: “In effetti – afferma il direttore generale di Rap, Li Causi, al Giornale di Sicilia – L’unico progetto in piedi mi sembra la settima vasca di Bellolampo, ma almeno ci vorrà per averla funzionante oltre un anno. Dove porteremo i rifiuti? Qualcosa ancora in discarica, il resto al momento non lo sappiamo”.

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