Discariche piene e rifiuti in strada, polemica tra Rap e Pierobon
Mentre a Palermo e in provincie si consuma l’ennesima emergenza rifiuti, con la raccolta che va a rilento e i rifiuti lasciati per strada scoppia la polemica tra la Rap e l’Assessore Regionale Pierobon che in merito alla questione si era pronunciato ieri dichiarando che “Le discariche devono essere residuali si deve puntare alla raccolta differenziata”.
Arriva la risposta del Presidente di RAP Norata e il Direttore Generale Li Causi che criticano le sue dichiarazioni dicendo: “Ancora una volta dall’Assessore Regionale Pierobon arrivano slogan sulla raccolta differenziata del tutto avulse dalla realtà che la Città di Palermo e gli altri comuni stanno vivendo. Invece, di atti propositivi per risolvere il problema dei rifiuti da parte dell’Assessore c’è, come al solito, la necessità di attribuire ad altri colpe e responsabilità solo per celare le proprie”.
“La Rap ha presentato il progetto per la chiusura della sesta vasca di Bellolampo nei tempi previsti e quella di qualche giorno fa è stata solamente un’integrazione documentale richiesta dagli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente che hanno prontamente ed efficacemente dato la loro collaborazione alla RAP approvando il progetto di chiusura finale della sesta vasca già trasmesso per le necessarie valutazioni al Comitato Tecnico Scientifico dell’Assessorato Territorio e Ambiente. Evidentemente l’Assessore Alberto Pierobon non è stato adeguatamente informato di come sono andate le cose e continua a scaricare su altri le proprie responsabilità. Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni ma, per rispetto dei cittadini, è arrivato il momento che si esca dalla logica degli slogan” continuano.
“Palermo si ritrova in una drammatica ma, purtroppo, prevedibilissima emergenza – continuano Norata e Li Causi – che presto coinvolgerà tutta la Sicilia per un unico motivo: la mancanza degli impianti e di un’adeguata pianificazione. Ascoltiamo a più riprese slogan sulla generica necessità di aumentare la differenziata, ma anche se tutti i Comuni siciliani di colpo diventassero virtuosissimi non ci sarebbero impianti in cui conferire la raccolta, solo qualche mese fa i Comuni non sapevano dove portare la frazione umida della raccolta differenziata per mancanza di impianti di compostaggio. In queste settimane la Rap ha avuto una piena, efficace e celere collaborazione con l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, spiace che lo stesso non si possa dire dell’Assessorato guidato da Pierobon.
Sul punto – il Presidente e il Direttore Generale RAP – sottolineano che c’è l’assoluta certezza della sensibilità e dell’impegno del Direttore Foti che in questi giorni ha cercato di mettere “pezze” ad un sistema che sta collassando per colpe non sue nè certamente di RAP. Sulla sesta vasca è già arrivata la prima approvazione del progetto da parte degli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente e adesso la pratica è al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico”. “A questa celerità dell’Assessorato Territorio e Ambiente si accosta l’opposta condizione degli Uffici guidati dall’Assessore Pierobon che dopo 33 mesi ancora non ha posto in essere le procedure per realizzare la settima vasca”.
“Le difficoltà che Palermo affronta in questi giorni – spiegano il Presidente e il Direttore di Rap – così come altri Comuni del Palermitano, esigono che la Regione intervenga celermente per evitare il collasso del sistema. La Sicilia non ha un piano rifiuti, quello presentato a inizio 2019 è stato giudicato dal Ministero come ‘incongruente’, ‘privo di dati’, per non parlare del fatto che ‘a livello programmatico importanti decisioni sono rimandate a future valutazioni e non si comprende quale sia il percorso per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata’. Una responsabilità che non è certo dei Comuni”.
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