Emergenza Etna, Riggio “Nello scalo palermitano atterrati 29 voli, 4mila passeggeri in più”
“E’ stata una prova molto dura, ma la struttura e l’organizzazione dei servizi dell’aeroporto di Palermo hanno retto bene all’inaspettato arrivo di 29 voli deviati dall’aeroporto di Catania, chiuso dalle prime ore del pomeriggio di ieri, dopo l’eruzione dell’Etna e la successiva caduta di cenere lavica”.
Lo dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Palermo “Falcone Borsellino”, all’indomani dell’emergenza scattata in seguito all’eruzione dell’Etna.
“Ringrazio in particolar modo tutto il personale dell’area terminal, dell’apron, ma anche degli handler, degli enti presenti in aeroporto, delle forze dell’ordine, la dogana, Autogrill per la ristorazione, i tassisti e gli addetti all’info point – ha detto Riggio – Sono loro i protagonisti che hanno permesso di affrontare al meglio la difficile giornata. C’è chi rimasto a lavoro anche dopo l’orario di fine turno e tanti altri, in ferie o di riposo, sono stati richiamati per gestire nel migliore dei modi l’emergenza improvvisa. La risposta è stata energica”.
Sono stati deviati su Palermo da Catania 29 voli, che si sono sommati ai 170 del programma voli di ieri in aeroporto. 50 i bus impiegati per gli spostamenti di circa 4mila passeggeri da Palermo verso Catania. Gh Palermo ha gestito 22 dei 27 voli commerciali, gli altri movimenti sono stati assistiti da Aviapartner. Ieri sono transitati dall’aeroporto circa 30mila passeggeri.
Assicurati i servizi non aviation: i punti food sono rimasti tutti aperti, con chiusura dopo la partenza dell’ultimo volo, compreso il bar nell’area extra Schengen, rimasto aperto fino al decollo per l’aeroporto di Sharm el Sheikh. Anche gli spazi dedicati al retail sono rimasti aperti. Sportelli attivi per i rent a car fino a oltre mezzanotte, con assistenza e riprotezione del servizio per i passeggeri che avevano prenotato a Catania. Cassa parcheggi aperta tutta la notte. Molti passeggeri hanno rifiutato l’albergo, preferendo l’attesa del bus per Catania.
“L’aeroporto ha risposto bene all’emergenza, garantendo tutti i servizi e dimostrando che può gestire con efficienza grossi flussi di passeggeri – dice il direttore generale e accountable manager di Gesap Natale Chieppa – Sono stati mobilitati circa 50 bus, ma inevitabilmente, si trattava di movimentare circa 4000 persone, alcuni hanno dovuto attendere delle ore che i mezzi di trasporto tornassero da Catania. Nei prossimi giorni – annuncia il direttore – discuteremo con Enac la possibilità di implementare un piano integrato per la gestione dei trasporti in questi casi di emergenza o crisi. Proprio in questi giorni – conclude Chieppa – è stato predisposto un piano per migliorare l’organizzazione del lavoro nel terminal, in previsione dell’intenso traffico che registreremo a partire da giugno, quando toccheremo punte di 220 voli al giorno e oltre 30mila passeggeri”.