Economia, riapre Grande Migliore a Palermo
Un’insegna tradizionale del commercio torna a essere protagonista del tessuto imprenditoriale palermitano. Riapre i battenti, infatti, lo storico punto vendita Grande Migliore in via Generale di Maria, a Palermo.
di redazione
Palermo, 12 dic. – Un’insegna tradizionale del commercio torna a essere protagonista del tessuto imprenditoriale palermitano. Riapre i battenti, infatti, lo storico punto vendita Grande Migliore in via Generale di Maria, a Palermo.
Sabato, alle 10, il taglio del nastro dello store che fa rinascere l’insegna di Grande Migliore grazie al coinvolgimento della famiglia Bellavia, imprenditori palermitani proprietari anche del marchio di arredi Casa Crea.
Il primo ad aprire sarà il Market, la parte più estesa del polo Notarbartolo, ma entro la fine di gennaio apriranno i battenti le altre isole commerciali del megastore, i negozi Arredo bagno, cucina e incasso dando seguito al piano industriale approvato dal Ministero dello sviluppo economico e concordato, a giugno scorso, con i sindacati.
L’insegna rimarrà Grande Migliore e all’interno saranno allestiti 14 reparti dedicati all’arredo casa, alla vendita di giocattoli, ferramenta, illuminazione, casalinghi, piccoli elettrodomestici, bricolage, tessile, giardinaggio, accessori bagno, ordine casa, oggettistica e decorazione, materiale elettrico.
Seguirà, sempre il prossimo anno, la riapertura del punto vendita di Trapani. L’operazione consentirà il riassorbimento di una parte di lavoratori ex Migliore che troveranno nuova occupazione.
“Nonostante il drammatico momento storico che stiamo vivendo, la nostra famiglia – ha spiegato Giovanni Bellavia, presidente onorario del gruppo – ha scelto di accogliere questa nuova sfida facendo rivivere un marchio prestigioso che merita di essere nuovamente protagonista del mercato siciliano. Questa riapertura è un segnale importante per il tessuto produttivo della nostra città e rappresenta un segnale di speranza per l’economia palermitana, messa a dura prova da una crisi furibonda che sta spazzando via insegne storiche del commercio cittadino”.
“È un primo passo verso l’approvazione di un piano in cui il nostro gruppo crede da mesi e sta scommettendo i propri capitali – continua – contiamo di ottenere risposte dal ministero sul resto del piano industriale e di assumere altri lavoratori dal bacino di circa 260. Vogliamo ringraziare tutte le istituzioni per il sostegno che ci hanno dimostrato e tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Grazie a loro speriamo che questo marchio torni all’antica gloria di un tempo.”