LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Il suo ristorante a Londra, nel cuore di Covent Garden, è un’istituzione, una tappa obbligata per chi ama soprattutto la grande cucina italiana. E’ il Giovannìs di Pino Ragona, storico locale frequentato da autentiche star come Kevin Costner John Goodman, David Hasslehoff, Robert Plant, Brian May, Dolores O’Riordan, Angela Gheorghiu, Al Pacino, John Malkovich, Patty LuPone, Sarah Jessica Parker, Matthew Broderick, Andrea Bocelli, Vittorio Grigolo, Riccardo Cocciante, Michelle Hunziker, Fabio Fazio e Michele Placido, ma anche austronauti, primi ministri e leggende del passato del calibro di Frank Sinatra e Luciano Pavarotti. Da qualche anno, però, la vera attrazione è la targa che accompagna fedele le auto, spesso sportive e di grossa cilindrata, di Ragona. Una targa ‘personalizzatà, ma non con il nome del proprietario bensì con il ‘marchiò di provenienza: l’Italia. “I7ALY’, per la precisione, un logo che è un vanto soprattutto per chi è lontano dal Belpaese ma sente ancora il cuore battere forte ogni volta che si parla dello Stivale. “Questa è la targa più costosa non solo della Gran Bretagna, ma probabilmente del mondo. Mi hanno sempre offerto una marea di soldi per averla, anche oltre un milione di sterline (quasi un milione e duecentomila euro, ndr), ma ho sempre detto di no”, assicura all’Italpress Pino Ragona Conte di Sicilia, ristoratore tra i più noti e apprezzati della capitale inglese, sbarcato a Londra appena diciassettenne da un piccolo paese della Sicilia, San Michele di Ganzaria, in provincia di Catania. Nel tempo il suo Giovannìs è diventato un simbolo del ‘made in Italy’ per i sudditi di sua maestà e non solo, un luogo di incontro e di sapori nostrani. L’Italia, appunto, che con una targa ‘senza prezzò porta sempre tra le strade della città che lo ha adottato. “Le targhe sono private in Inghilterra, hanno da una a sette lettere, è una sorta di moda. Quando ho visto la targa con il nome del mio Paese, mi è piaciuta e l’ho comprata all’asta – prosegue Ragona, discendente di una famiglia aristocratica – E’ un investimento, certo, ma soprattutto un orgoglio. E’ come la bandiera di un’ambasciata, è il simbolo del ‘made in Italy’ che rappresenta un marchio nel mondo. E’ la storia, è la cultura, e per me, che vengo da un piccolo paese della Sicilia, è un orgoglio immenso possederla”. Per le strade di Londra, svela, è un susseguirsi di foto, apprezzamenti e domande curiose su questa targa così speciale che, in bella mostra davanti al suo locale, ha anche la capacità di attrarre clienti alla ricerca di piatti gustosi e raffinati. Privarsene? Mai dire mai. Perchè di fronte ad un’offerta irrinunciabile, appunto, non si può dire di no. “Facciamo così: mi offrissero tre milioni di sterline per la mia targa, inizierei a pensarci…”. Perchè l’Italia è innanzitutto nel cuore di chi la ama davvero.
– Foto Italpress/Ragona –
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