Si è concluso il processo per mafia, droga e pizzo fra lo Zen e Tommaso Natale celebrato col rito abbreviato davanti al Gup Claudia Rosini, come riporta il Giornale di Sicilia.
La pena più pesante è andata Fabio Chianchiano, che ha avuto 12 anni per associazione mafiosa e traffico di droga. Condannati anche Giuseppe Fricano (6 anni e 8 mesi) per estorsione; il collaboratore Silvio Guerrera (6 anni per droga ed estorsioni); Giuseppe La Torre, 10 anni, (estorsione con l’aggravante di mafia); Giuseppe Messia, (6 anni e 4 mesi) per estorsione; Girolamo Taormina, (6 anni e 8 mesi), estorsione; Salvatore Verga, 4 anni per smercio di droga.
Assolto invece da tutte le accuse il costruttore Baldassare Migliore, per il quale il pm Alfredo Gagliardi, aveva chiesto 20 anni di carcere.
Assoluzioni pure per Sandro Diele, per lui era stata sollecitata una condanna a 15 anni. E’ uscito indenne dal processo anche Vito Scarpitta accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e Giuseppe Calvaruso.
Assoluzioni infine per Francesco Di Noto, accusato di traffico di droga e Francesco La Barbera, per il quale erano stati chiesti 10 anni.
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