Ogni anno, a dicembre, la rivista Time sceglie la persona che ha avuto la maggiore influenza, nel bene o nel male, sugli eventi dell’anno. Quest’anno la scelta è ricaduta su Donald Trump, la persona dell’anno. Il presidente degli Stati divisi d’America’ è stato scelto dalla rivista come personaggio più significativo del 2016. L’anno scorso era stata scelta la cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Gli altri candidati al titolo erano la sua rivale democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, la cantante Beyoncé, il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin, l’onnipresente Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, il premier indiano, Narendra Modi. Ma anche Nigel Farage, che da leader dell’Ukip, il partito euroscettico britannico e gli hacker e pionieri del Crispr, il nuovo rivoluzionario sistema di modificazione genetica, che “potrebbe cambiare il mondo”.
“È difficile misurare la dimensione della rottura” provocata dal repubblicano, che entrerà a gennaio alla Casa Bianca al posto di Barack Obama. Il magazine ha sottolineato che il magnate del real estate e proprietario di casinò, diventato poi star della televisione e provocatore, non ha alcun tipo di background politico, ma “sarà presidente, nel bene e nel male”.
“Per quelli che credono che lo sarà nel bene, la vittoria di Trump rappresenta una strigliata tardiva a una classe di governo arrogante e trincerata; per quelli che credono che lo sarà nel male, la distruzione si estende alle preziose norme di civiltà e a una politica avvelenata da un vile flusso di razzismo, sessismo, nativismo”. Trump rappresenta la speranza di un cambiamento o la paura per quello che potrebbe succedere, scrive il magazine.
Tra coloro che, nel passato, hanno conquistato la copertina più attesa dell’anno ci sono Papa Francesco (nel 2013) e il presidente americano, Barack Obama (per due volte, nel 2008 e nel 2012).
Nel 2006 la copertina più inattesa. Nel 2006, perché Time decise di dedicare la copertina dell’anno a chiunque l’avesse tra le mani: come mai era avvenuto prima nella storia dell’editoria, la copertina della rivista era una superficie riflettente: questo consentiva, a chiunque la guardasse, di vedere la propria faccia sotto la testata e dietro la dicitura “persona dell’anno”. Nessuno, secondo Time, aveva avuto influenza nel 2006 quanto l’utente ordinario di Internet grazie a siti come YouTube, Wikipedia. MySpace, Flickr e la rivoluzione sul web.
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