Dissequestrati i beni di Ciancio Sanfilippo. Nel settembre 2018 la sezione Misure di prevenzione tribunale di Catania aveva ordinato il sequestro finalizzato alla confisca del patrimonio di Mario Ciancio Sanfilippo, patron del giornale La Sicilia, e dei canali televisivi Antenna Sicilia e Telecolor. Un provvedimento legato al processo penale per concorso esterno a Cosa nostra di cui Ciancio Sanfilippo era stato accusato.
Una decisione adesso ribaltata dalla Corte d’appello di Catania, che ha disposto il dissequestro del patrimonio dell’editore catanese. La Corte ha deciso di impugnare, e quindi annullare il decreto in quanto “non può ritenersi provata l’esistenza di alcuni attivo e consapevole contributo arrecato da Ciancio Sanfilippo in favore di Cosa nostra catanese”.
Inoltre “non può ritenersi provata alcuna forma di pericolosità sociale” – specificano i giudici – né “è risultata accertata e provata alcuna sproporzione tra i redditi di provenienza legittima di cui il preposto il suo nucleo familiare potevano disporre la liquidità utilizzate nel corso del tempo”.
Oltre al quotidiano La Sicilia e alle reti televisive, sono state dissequestrate anche le quote della gazzetta del Mezzogiorno, il giornale più diffuso a Bari, detenute da Ciancio Sanfilippo.
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