Disabili in Sicilia, niente soldi alle famiglie. Faraone: “Farò sciopero della fame”

Disabili in Sicilia: non si sblocca la questione relativa ai fondi da stanziare alle famiglie dei disabili gravissimi. Nonostante una legge già approvata un anno fa, migliaia di disabili aspettano ancora i soldi. Non ci sta il senatore del PD, Davide Faraone, che annuncia uno sciopero della fame per cercare di dare una svolta alla vicenda.

Disabili in Sicilia, le parole di Faraone

La questione disabili in Sicilia va combattuta, dice Faraone: “Sono stato al governo, sono un senatore, ma sono innanzitutto siciliano e padre di una ragazza autistica. Errori ne ho fatti, chi non ne fa. Credetemi però, sui diritti degli ultimi non mi sono mai tirato indietro, né mi sono fatto tirare per la giacchetta. Non c’entra la politica o un partito, quando si parla di diritti si sta da una parte o dall’altra senza guardare al colore della maglietta.

In questi giorni sono stato tempestato di telefonate di amici e conoscenti. Non parlavano al senatore, al politico, ma al padre e denunciavano l’assurda e scandalosa vicenda delle somme mai erogate dalla regione siciliana ai disabili gravissimi. Ricordate la questione? Un anno fa, fece notizia grazie a Pif. Dopo un anno, e con una legge approvata e con le somme già disponibili, migliaia di disabili aspettano ancora i soldi. Non per andare in vacanza, sia chiaro.

Basta chiacchiere , non c’è più tempo per tante ragazze e ragazzi, i loro tempi non sono quelli della politica e della burocrazia. Il tempo è scaduto e a mezzanotte di oggi inizierò lo sciopero della fame. Continuerò ad oltranza, fino a quando non verrà erogato anche l’ultimo assegno a tutti gli aventi diritto.

Il Movimento 5 stelle non ci sta

Infuriato anche il Movimento 5 stelle che hanno denunciato i gravissimi ritardi con cui la Regione si sta muovendo: “Probabilmente la Regione per muoversi aspetta che arrivino le Iene, visto che finora per i disabili ha fatto poco o nulla. Nonostante gli impegni presi e i nostri ripetuti solleciti. E intanto parecchie famiglie sono con l’acqua alla gola, visto che aspettano somme che non possono permettersi e non possono interrompere le cure per i loro cari.

Stiamo assistendo a situazioni diverse da zona a zona, con assegni erogati in parte da alcune Asp. In altre, invece, c’è stato il black-out assoluto. A complicare la vicenda ci sono state distorsioni comunicative della Regione che hanno portato a risposte delle Asp difformi e spesso sbagliate”.