Diritto allo studio negato a Ustica per il prezzo del trasporto
“Il costo di collegamento tra Palermo e Ustica è esorbitante: per un docente che ha uno spezzone di cattedra o ore di completamento risulta poco conveniente, economicamente, accettare di insegnare ad Ustica: andata e ritorno da Palermo, in aliscafo, costa sessanta euro.”
È quanto scritto in una nota inviata da Giusto Catania, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di secondo grado Saveria Profeta di Ustica, al Presidente della Regione Renato Schifani.
“Il collegamento con le isole minori, soprattutto per garantire un servizio fondamentale qual è la scuola, non può essere così oneroso: in questo modo appare impossibile per la scuola garantire una supplenza breve o un contratto di poche ore. Il diritto allo studio è inalienabile e costituzionalmente garantito ma purtroppo nell’isola di Ustica le studentesse e gli studenti sono costrette/i a rinunciare a numerose ore di lezioni a causa del costo esorbitante del collegamento.”
Il preside Giusto Catania, per queste ragioni, ha chiesto al Presidente Renato Schifani “di intervenire affinché siano garantite tariffe agevolate per le lavoratrici e i lavoratori della scuola di Ustica così da consentire alle nostre studentesse e ai nostri studenti di non dover ulteriormente pagare, sulla loro formazione e sulla crescita culturale, il costo dell’insularità.”